Eric Botteghin ha rilasciato una lunga intervista ai canali social ufficiali dell'Ascoli Calcio.
I MONDIALI IN QATAR: "In famiglia abbiamo tifato per il Brasile, ma quando è stato eliminato la nostra preferenza era per l’Olanda. Se avesse partecipato l’Italia, nell’ordine avremmo tifato per Brasile, Italia – abbiamo origini italiane – e Olanda"
LA SCOMPARSA DI PELE': "E’ grazie a lui che amiamo così tanto questo sport. Pelè era una persona povera, che non aveva nulla se non i propri sogni da realizzare. E l’insegnamento che ci ha lasciato ha a che fare con la speranza, col credere in qualcosa perché se lavori tanto puoi raggiungere i tuoi obiettivi”.
CASA E FAMIGLIA. Botteghin ha parlato della sua famiglia, della moglie Melina, che fra pochi giorni darà alla luce il terzogenito Gabriel, che nascerà dunque “in Ascoli” e degli altri bambini, Rafael e Daniel, entrambi nati in Olanda. Il difensore ha ricordato gli inizi, il trasferimento in Olanda allo Zwolle: “Sono arrivato lì a 19 anni, ero solo, non conoscevo la lingua, faceva molto freddo, arrivai a gennaio ed era la prima volta che vedevo la neve, poi anche il cibo e le abitudini erano differenti. In Italia invece è stato più facile, sono venuto qui già con mia moglie e i bambini, poi l’Italia è più vicina al Brasile per cibo e abitudini". Botteghin vive a Grottammare, un piccolo centro rispetto alla città natia San Paolo (12 milioni di abitanti): “Grottammare è molto diversa da San Paolo ovviamente, ma mi trovo bene, mi piace la vita che voi italiani conducete, c’è il mare, in estate è bello. In questo periodo è più tranquillo, ma per i bambini va bene, la scuola è vicina, giocano in piazza e al parco con gli altri amici. Rafael e Daniel giocano a calcio nel Grottammare, mi piacerebbe seguissero le mie orme, ma non voglio mettere pressione”
I TROFEI. Dopo aver vinto un campionato col Feyenoord, due supercoppe e tre Coppe d’Olanda, Botteghin ha un altro obiettivo: “Ora manca vincere qui in Italia”.
MINUTAGGIO RECORD. In Serie B Botteghin è il calciatore di movimento che quest’anno ha avuto il minutaggio maggiore: “Sono contento, sto bene fisicamente, il mister ha fiducia in me, vorrei fare meglio con la squadra nella seconda parte di campionato, stiamo lavorando molto perché abbiamo commesso alcuni errori in difesa, stiamo mettendo a punto questo aspetto e anche davanti stiamo lavorando per creare più occasioni da gol”.
IL PROFESSIONISTA: “Ho sempre pensato che ho lasciato tutto in Brasile per raggiungere il mio obiettivo in Europa, prima in Olanda e ora in Italia. Quindi faccio tutto per stare bene fisicamente, per dare una mano al mister quando c’è bisogno di me. Questo vuol dire che faccio attenzione a quello che mangio, a come riposo, in allenamento do il massimo per arrivare fisicamente bene alla partita, ho sempre lavorato così e lo farò fino alla fine della carriera”.
IL FUTURO. Quello prossimo si chiama Ascoli perché Botteghin ha raggiunto con la Reggina il numero di presenze che fa scattare in automatico il rinnovo del contratto fino al 2024: “Sono contento, mi trovo bene qui, spero d’essere una guida per i più giovani e mi auguro che quando mi guardino vedano un professionista, spero di dare loro una mano quando hanno dei problemi. Poi, quando smetterò, mi vedo in Brasile. Sono stato tanto tempo fuori e vorrei che i miei genitori vivessero di più i miei figli. Ma non si sa mai cosa arriverà nel mio futuro”.
I GOL. Quest’anno Botteghin finora ne ha realizzati tre, più due assist: “Per un difensore la cosa principale è non subire gol, poi se posso aiutare la squadra con qualche gol sono contento, ne ho fatti tre quest’anno, ma spero di realizzarne altri, sarebbe ancora meglio”.
I TIFOSI. A Botteghin non è sfuggita la bandiera del Brasile esposta dai tifosi in Tribuna "Mazzone", segno di stima e affetto: “Mi ha fatto molto piacere, sono molto contento che i tifosi apprezzano il lavoro che sto facendo qui. Auguri a tutti, spero sia un anno meraviglioso per tutti voi, per noi come squadra e spero di raggiungere il nostro obiettivo”.