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FIORIN CARICA IL PICCHIO: "A TERNI PER CERCARE IL MASSIMO"

FIORIN CARICA IL PICCHIO: "A TERNI PER CERCARE IL MASSIMO"

Fulvio Fiorin tasta il polso dell’Ascoli a pochi giorni dalla sfida di Terni.

Mister, si parla di scontro diretto, di gara spartiacque. E’ d’accordo?

“Non darei questa definizione. Si tratterà certo di una sfida importante ma non più delle altre che l’hanno preceduta o che la seguiranno”.

La classifica non rispecchia quanto meritato dall’Ascoli….

“Siamo in credito con la graduatoria e speriamo di incassarlo il prima possibile. Magari già a Terni. La classifica è corta, c’è equilibrio: fare un colpaccio significherebbe cambiarla e modificare pure la considerazione nei nostri confronti”.

Iniziate ad avvertire la necessità di fare risultato?

“I ragazzi sentono di più la pressione, tutti. Ma la vivono come una motivazione interiore, hanno sempre voglia di vincere. E questo a prescindere dalle nostre richieste”.

Sarà un Picchio d’attacco?

“Vogliamo mantenere viva la tradizione positiva al “Liberati” e quindi cercheremo il massimo sia di prestazione che di risultato. Il clima è positivo, c’è serenità nel gruppo. Veniamo da quattro risultati positivi, che sarebbero stati cinque senza la beffa col Frosinone: ci mancano solo le vittorie che non sono arrivate solo per piccole cose”.

Tre gare in una settimana. Aria di turn over?

“Diventa un’esigenza. Vedremo se attuarlo subito o martedì sera con lo Spezia. Comunque qualche sorpresa ci sarà”.

Ternana squadra strana?

“Diciamo camaleontica, è difficile individuarne l’identità. Cambia più volte sistema di gioco nell’arco della stessa gara”.

Fiorin, Ascoli invece ancora in campo col 4-3-3-?

“Abbiamo diverse alternative per continuare con questo modulo”.

Baldini è out. Mignanelli?

“Sta meglio ma la sua condizione non può essere ottimale. Se non dovesse farcela il suo sostituto naturale resta Pinto. Non è che una partita magari sotto tono possa farci cambiare valutazione su di lui. Gli altri come Bianchi e D’Urso li abbiamo recuperati in pieno, contro il Venezia non erano al massimo”.

 
        

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