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MENGONI: "VOGLIO RIPRENDERMI LA MIA SQUADRA"

MENGONI: "VOGLIO RIPRENDERMI LA MIA SQUADRA"

Per un "guerriero" come lui stare a guardare i compagni che lottano in campo è una doppia sofferenza. Anche perché è il capitano dell'Ascoli e il patron Bellini anche oggi gli ha rinnovato la sua stima. Parliamo naturalmente di Andrea Mengoni, il primo acquisto nella storia del Picchio.

Mengoni, il brutto momento è ormai alle spalle?

"Sto bene, il periodo buio è passato. Mi mancano i novanta minuti che acquisirò solo giocando. Quando avrò la mia occasione la sfrutterò cercando di fare il bene dell'Ascoli perchè qui non si parla di Mengoni, Gigliotti o, Padella ma solo del bene della mia squadra. Che voglio riprendermi. Il pensiero di dover fare qualcos'altro invece di giocare al calcio mi fa morire dentro, ancora non sono pronto a smettere".

Aveva fatto un pensierino per Salerno?

"Il mio non era un problema da poco, tipo un dolore alla caviglia. Qualunque giocatore dopo aver passato quattro mesi in cui è successo di tutto avrebbe sperato in un'immediata convocazione. Non è arrivata per scelta tecnica e quindi l'accetto. Ma posso pure non condividerla. Detto questo sono contento che la squadra abbia fatto una grande partita, è mancata solo la vittoria. Adesso voglio convincere l'allenatore a portarmi in panchina. Io non voglio essere un problema per l'Ascoli, ma una risorsa in più e non devo giocare solo perché sono il capitano".

La concorrenza è forte: disposto anche ad un anno di panchina?

"Sia Gigliotti che Padella stanno rendendo molto. Se devo rimanere fuori perché gli altri stanno facendo bene io sono contento".

Cosa dice delle parole del presidente Bellini?

"Mi hanno fatto veramente piacere ma, ripeto, non sono ancora mentalmente pronto a chiudere la carriera: il profumo del campo o lo stare vicino alla squadra mi mancano troppo".

La vicenda Perez?

"Mi dispiace quello che gli sta accadendo perché con lui ho condiviso tante situazioni. Non lo giustifico, ha sbagliato e Leo lo sa. Da capitano però gli ho detto che gli sono vicino"

Quanto tiene a quella fascia?

"E' bello essere il capitano: si tratta di un obiettivo raggiunto, di un motivo di orgoglio".

La classifica piange ma molti dicono che l'Ascoli giochi bene...

"C'è stata una crescita. Prima gli avversari creavano tante occasioni da gol perché facevamo fatica con l'altro modulo, adesso col nuovo c'è un assetto più solido. Chi ci affronta fatica a trovare spazi e quando ripartiamo siamo bravi  con Buzzegoli, che detta i tempi, a creare una buona mole di gioco. Inoltre sappiamo soffrire, caratteristica che nelle prime giornate era un po' mancata".

Lo staff tecnico?

"E' molto molto preparato sia a livello tecnico che tattico. Fiorin e Maresca sanno quello che vogliono dalla squadra, hanno idee anche innovative e il tipo di gioco che stanno impostando dà loro ragione".

Parliamo dei compagni...

"Abbiamo grandi contropiedisti come Varela e Baldini, poi ci sono Rosseti e Favilli che attaccano bene la profondità. Sono certo che quando si sbloccherà Favilli arriverà in doppia cifra. Mogos mi sta piacendo molto, è migliorato tanto in fase difensiva. Bene anche Carpani che per caratteristiche non è uno che risalta all'occhio ma io lo vorrei in tutte le squadre: mette sempre in campo grinta e voglia di spaccare il mondo".

Sabato il Venezia. Brutta bestia?
"Sarà una gara non facile ma fondamentale, può dare valore ai nostri pareggi. Mi aspetto un grande entusiasmo attorno alla squadra perché con un successo raggiungeremmo una posizione di classifica più tranquilla".
        

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