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VENEZIA BUNKER MA AL PICCHIO SERVE L'IMPRESA

VENEZIA BUNKER MA AL PICCHIO SERVE L'IMPRESA

L’Ascoli è tornato da Salerno, oltre che con un punto, pure con qualche certezza in più. I suoi giovani stanno crescendo e, attorno a loro, tutta la squadra. Merito anche del duo Fiorin-Maresca che ha saputo correggere un assetto, quello del 4-2-3-1, che non dava garanzie di copertura. E così, con un 4-3-3 che in fase di non possesso diventa un 4-5-1 grazie al sacrifico tattico degli esterni, il Picchio ha iniziato ad incassare gol col contagocce. L’ultimo, immeritato, quello in pieno recupero col Frosinone. Una beffa. Adesso, però, non bisogna pensare che tutto sia risolto: le tante occasioni sprecate all’Arechi restano un limite per i bianconeri. E’ vero che non c’era Favilli, comunque ancora a secco, ma lo stesso Fiorin ha più volte sottolineato in sala stampa che è mancato qualcosa in fase di finalizzazione. Un pizzico di concretezza, soprattutto. Quello che servirà sabato se l’Ascoli vuole tornare a vincere in casa: al Picchio serve un'impresa per scuotere la classifica (come insegnano i successi di Pro Vercelli a Perugia e Novara sul Frosinone nella passata giornata). Al Del Duca sotto questo aspetto arriverà il Venezia che è l’avversario meno indicato. La squadra guidata da Pippo Inzaghi vanta infatti la difesa meno battuta di tutta la serie B: solo quattro i gol incassati e nessuno nel primo tempo.  Ma c’è sempre una volta prima per tutto. Anche perchè la serie B di quest’anno si sta dimostrando, se possibile, un puzzle più complicato del solito. Basta guardare la classifica dove l’Ascoli, in zona play out, è a soli sei punti dal primo posto…
        

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