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CAFFARO: "LA SALVEZZA? UN CRESCENDO DI ADRENALINA FINO ALLA FINE"

CAFFARO: "LA SALVEZZA? UN CRESCENDO DI ADRENALINA FINO ALLA FINE"

All'interno del magazine bianconero "PASSIONE ASCOLI" spazio al Vice Presidente dell'Ascoli Calcio Francesco Caffaro.

E’ Vice Presidente dell’Ascoli da dodici mesi e si è occupato di tanti aspetti logistici: terreno di gioco dello stadio, Picchio Village, pullman. Partiamo dai campi?

“Sotto l’aspetto logistico ci sono stati ottimi passi in avanti in sinergia, grazie al Patron che ha lasciato lavorare con serenità le persone a cui ha dato fiducia. Partiamo dallo stadio: è sotto gli occhi di tutti l’ottimo lavoro svolto sul manto erboso dello stadio grazie alla professionalità e alla competenza della ditta Green Group di Sergio Cordaro. Gli stessi direttori di gara hanno espresso apprezzamento per lo stato del terreno di gioco. Inoltre da qualche giorno sono iniziati gli interventi di scarificazione per rigenerare il terreno e di semina per essere pronti ad agosto quando ricominceranno le partite. Quest’anno ci siamo fatti sempre trovare pronti coprendo il manto coi teloni nei periodi in cui era prevista neve e monitorando costantemente le previsioni meteo. Sono contento del lavoro svolto”.

Qual è la condizione dei campi del Picchio Village?

“Per il Picchio Village il discorso è diverso: il protrarsi del campionato scorso fino a luglio e l’immediata ripresa della stagione successiva hanno impedito lo svolgimento di alcune attività di manutenzione che richiedevano maggior tempo. Mister Sottil è stato molto disponibile e ha fatto allenare la squadra quasi sempre sul sintetico e questo ha fatto sì che i campi in erba naturale potessero riposare e prepararsi per i lavori di manutenzione straordinaria. Poi nel calcio quando una cosa porta bene, si continua su quella strada. Il sintetico ha portato punti e come rito scaramantico la squadra ha continuato ad allenarsi lì fino alla fine”.

Normalmente allenarsi sul sintetico rappresenta un rischio per i calciatori, soggetti ad infortuni muscolari...

“Quest’anno non abbiamo avuto infortuni muscolari, la squadra ha ingranato perché a livello fisico c’era.  Vorrei sottolineare il monitoraggio delle situazioni legate al Covid, grazie alla consulente Fabia Piermarini che ha sempre vigilato con perizia. Grazie al rispetto dei protocolli siamo riusciti ad evitare che insorgessero casi di Covid soprattutto nella seconda parte di campionato quando le partite hanno un peso maggiore e perdere qualche giocatore può significare fallire l’obiettivo finale”.

Quest’anno l’Ascoli ha potuto contare anche su una nuova ditta di trasporti e su un pullman dedicato...

“Un bus ‘cucito’ addosso alla squadra con schermi per visionare le partite, wifi, prese elettriche e tavolini, che consentono al tecnico e al suo staff di lavorare anche durante i viaggi".

A livello sportivo quanto è stato emozionante il finale di stagione?

“La campagna acquisti invernale ha sopperito gli svantaggi. Il resto l’ha fatto il mister col suo gran lavoro di assemblaggio. Al tecnico va dato anche il merito di aver rimesso in sesto da un punto di vista fisico la squadra. E quando sei a posto fisicamente riesci a coprire meglio gli spazi, a non arrivare secondo sul pallone e quindi a rimediare meno ammonizioni o espulsioni. Nel finale di stagione era un piacere vedere le partite dell’Ascoli e personalmente delle ultime due salvezze quella di quest’anno è stata la più emozionante. Un crescendo di adrenalina fino alla fine”.

Resta il rammarico per non aver potuto condividere con i tifosi un campionato esaltante:

“Sicuramente, il Patron ci ha messo anima, corpo, soldi. Qualche volta nei momenti difficili qualcuno dimentica i bei momenti che Pulcinelli ha regalato alla città. Successi e insuccessi vanno sempre condivisi e non è mai giusto individuare una sola persona come bersaglio quando le cose vanno male. Quest’anno abbiamo registrato anche una crescita societaria con l’inserimento dei dirigenti negli organismi di Lega: il Presidente Neri è consigliere di Lega, Di Maso è membro della commissione marketing e io in quella dei diritti televisivi”.

Chiudiamo l’intervista con un messaggio che sintetizzi la stagione:

“Più che un messaggio chiudo con un motto che ispira Patron Pulcinelli: ‘Essere più che sembrare’, la frase che ogni mattina leggevamo nel cortile interno della scuola militare della Nunziatella a Napoli quando facevamo l’alzabandiera. Alla squadra rivolgo un altro motto ‘Hic sunt leones’ per l’impresa fatta conquistando la salvezza
        

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