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COSMI: "IL MERCATO? QUESTO E' IL SEGNALE CHE LA GENTE VOLEVA..."

COSMI: "IL MERCATO? QUESTO E' IL SEGNALE CHE LA GENTE VOLEVA..."

L'Ascoli ha ripreso gli allenamenti in vista del Cittadella ed impossibile non parlare di mercato con Serse Cosmi che fa una premessa: "Ne ho vissuti tanti. Quello di gennaio è lungo e dannoso soprattutto per noi allenatori, con due gare di campionato che si giocano a trattative ancora aperte. Questa però è la prima volta in cui tutti gli obiettivi prefissati arrivano nel tempo giusto, il minimo indispensabile. Ringrazio la società perché questo credo sia il segnale che la gente voleva. Alla ripresa della preparazione tre giocatori che erano i nostri obiettivi sono già con noi e questa è un'impresa. E' vero che Martinho, Ganz e Monachello (oggi l'ufficialità del suo arrivo, ndr) hanno giocato poco ma solo per motivi tecnici e non fisici. Hanno  tanta voglia di mettersi in evidenza con meno benzina degli altri ma basta solo far loro... il pieno. Cosa cerchiamo ancora? Un profilo giovane che sia l'alternativa a Gigliotti. Non esperto ma che sia in grado di giocare stando dietro a Gigliotti e che abbia l'ambizione di poter essere protagonista".

Poi Cosmi si sofferma sui singoli:

Martinho: "Lo conoscevo da tanto e lo avrei voluto anche in altre squadre che ho allenato. Parliamo di un ragazzo che ha la possibilità di esprimersi in Serie A, ha avuto qualche passaggio a vuoto come capita tutti ma qui ha trovato il posto giusto: gli ho visto fare movimenti 'sofisticati' che hanno solo i giocatori evoluti".

Mignanelli e Pinto: "Siamo in attesa di recuperare Mignanelli, sappiamo che valore abbia per questa squadra. Pinto ha avuto più un problema emotivo che tecnico perché anche lui ha il piede per poter giocare in questa categoria". 

Ganz: "ci si attende molto da lui perché è stato un investimento importante per la società. Non bisogna però commettere l'errore di pretendere più di quello che deve fare, soprattutto all'inizio. Un giocatore non va giudicato per quanto è costato o per lo stipendio che percepisce". 

Rosseti: "Non abbiamo acquistato solo due attaccanti, ma tre col suo rientro dall'infortunio. Di Rosseti ho grande stima, lo conosco dai tempi del Siena perché era il miglior Primavera: è un ragazzo di grande disponibilità e spirito. Ha tanta volontà e non si deve sentire la riserva di nessuno perché non lo è". 

Castellano: "Ho avuto tanti giocatori che provenivano dall'Atalanta come Caldara, Cavagna, Kresic. Chi  proviene da quel club sa stare in campo e ha i comportamenti giusti. Castellano è il classico figlio di quella scuola, è chiaro che deve migliorare perché sapete benissimo che importanza ha per me il mediano davanti alla difesa".

Buzzegoli: "E' un piacere allenarlo. Quando sono in panchina e penso ad un movimento che potrebbe fare, ecco che lui l'ha già fatto in campo. Non cerchiamo altri centrocampisti sul mercato".

Bianchi: "Non si muove, è fondamentale in un centrocampo a tre. Certo, poi non è detto che giochi tutte le partite, ma questo vale per tutti".

Addae: "E' fondamentale. Ha avuto qualche giorno in più di vacanza rispetto agli altri ma è tornato dal Ghana addirittura dimagrito".

Carpani: "Un ragazzo che sto apprezzando molto".

Parlati: "Lo sto valutando".

Clemenza: "Ha colpi straordinari. Clemenza prende la palla e vuole fare subito qualcosa d'importante, ma se la giocata non va bene la squadra può uscirne penalizzata. Ha il difetto di voler risolvere da solo la partita".

Varela: "Anche lui pensa talvolta di poter vincere una gara da solo. Rispetto a Clemenza prende più campo, ha tecnica, forza fisica e resistenza". 

Padella, Gigliotti e De Santis: "Sono tre professionisti veri. De Santis fra due anni giocherà in Serie A e per questo dobbiamo godercelo ora perché è destinato a un calcio diverso, se continuerà ad ascoltare i consigli che gli forniamo". 

Mogos e Mengoni: "Mogos mi ha sorpreso, ha una forza fisica devastante. Mengoni quando rientrerà completerà il reparto difensivo".  

Lanni: "Ha dato una grande risposta a Brescia confermando il suo valore. In condizione fisica e psicologica ottimale è un assoluto protagonista". 

Perez: "Ho conosciuto un Perez estremamente positivo, sia quando sono arrivato che ora quando molto probabilmente dovrà lasciare l'Ascoli. Difficilmente in passato ho trovato un ragazzo così disponibile, sotto l'aspetto umano ha mostrato nei confronti miei e dello staff grande rispetto, per questo mi ero affezionato a lui e mi dispiace che debba lasciarci. Ne avrò sempre un ricordo positivo".

Infine Cosmi si rivolge ai tifosi: "Non finirò mai di ringraziare la gente per come mi ha accolto. E' stata un'accoglienza anche immeritata. L'obiettivo salvezza non voglio chiamarlo impresa o miracolo: se c'è coesione si vincono le partite e faremo un'impresa. Il girone di ritorno sarà tremendo sotto l'aspetto dello stress, andremo incontro a qualche difficoltà e in quei frangenti oltre ad aggrapparci a noi stessi ci aggrapperemo ai tifosi che dovranno darci una mano. Che sarà un girone difficile lo si evince anche dalle squadre della bassa classifica che si stanno rinforzando più di quelle che sono a metà e che pensano d'essere già salve. Non so quale sarà la quota salvezza ma, statisticamente,  fra le ultime cinque del girone di andata una o due finiscono per sfiorare i play off. La lotta per la salvezza coinvolge secondo me 10-15 squadre, anche se qualcuno mi prenderà per matto. Siccome sono pure un sognatore voglio vedere chi può far parte di un discorso che potrà far grande l'Ascoli il prossimo anno".
        

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