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COSMI E IL BARI: "CI SERVE IL COLPACCIO CONTRO UNA SQUADRA FORTE"

COSMI E IL BARI: "CI SERVE IL COLPACCIO CONTRO UNA SQUADRA FORTE"

Serse Cosmi riparte da La Spezia per arrivare alla sfida con il Bari.

Cosmi, innanzitutto come sta?

"Sto benissimo, nessun problema. Grazie a Dio non si trattava di un problema fisico ma solo di scaricare la tensione".

Come ha preso il pari del Picco con un uomo in più?

"Ci è  mancato il coraggio. Cosa che invece, forse per disperazione, abbiamo trovato nell'ultimo quarto d'ora. Una piccola tirata d'orecchi alla squadra l'ho data ma l'aspetto mentale, non dimentichiamolo, continua a pesare parecchio. Si è parlato di occasione persa o di un pareggio che equivale ad un mezzo miracolo: io mi tengo a metà".

Ora il Bari rilanciato nell'alta classifica. Come lo si affronta?

"Come quando giochi contro una grande squadra, con concentrazione al limite e coraggio. Nell'ultimo mese ha trovato continuità pure in trasferta e secondo me potrà dire la sua anche per la promozione diretta. E' chiaro che il Bari debba avere ambizioni, basta guardare l'organico: è costruito per andare in serie A e se non lo dicono non importa. Empoli, Palermo e Frosinone sono avanti solo perché sono state più regolari".

Tanti assenti. Recupera qualcuno?

"Bianchi e Cheubin non sono ancora pronti, così come Rosseti. Mignanelli è squalificato. Mengoni dovrebbe farcela: lui va gestito, ma solo perché ha giocato poco finora in questo campionato. Quando è uscito con lo Spezia non ho avuto il minimo dubbio che contro il Bari ci sarebbe stato".

Poi ci sono Clemenza e D'Urso da valutare al ritorno dall'Under 20...

"Siamo felici per la nazionale ma non concepisco che ci mettano in anticipo, avranno solo 24 ore fra una gara e l'altra. Sono due titolari che non so in che condizioni avremo. Clemenza è il giocatore più decisivo della mia gestione e domani dovrebbe giocare la quarta partita in cinque giorni".

Agazzi ancora in porta?

"Sarà confermato, non è più un ragazzino e ha tanta esperienza. Ha trovato continuità e per il momento giocherà lui. Senza dubbio".

Sulla fascia Pinto o Martinho?

"A La Spezia Pinto ha fatto bene, oltre la sufficienza. Solo per il fatto di rientrare dopo tanto tempo merita elogi. Martinho non è al 100% sotto l'aspetto fisico, ha recuperato sotto quello nervoso. Si può riproporre".

Davanti?

"Varela per caratteristiche tecniche e fisiche è l'unico nel gruppo che attacca la profondità. Può giocare anche da mezzala. Però dopo oltre due mesi dico che abbiamo solo due attaccanti di ruolo e con questi dobbiamo salvarci perché Rosseti non è stato quasi mai a disposizione. Conto su Ventola che a mio giudizio ha tutte le potenzialità per essere una sorpresa. Bisogna trovare altre soluzioni. Il Bari, invece, ha sette attaccanti: non è piangere, è la realtà delle cose".

Aveva detto che schierare Addae da mezzala era stato un errore. Invece a La Spezia...

"Sono stato costretto a riproporlo perché Bianchi e Carpani non ci sono. Forse Martinho. Non sto lavorando con le consuete difficoltà che un allenatore deve affrontare, qui siamo oltre".

Cosmi, cosa si dice guardando la classifica?

"Che adesso abbiamo due partite in casa, sottolineo in casa,  di valore enorme. Serve un colpaccio contro una formazione nettamente più forte, dobbiamo andare oltre le nostre possibilità. Quando questa squadra ha alzato il livello nervoso ha fatto sempre risultato. La sensazione è che non riesca a tenerlo elevato a lungo ma adesso non ce lo possiamo più permettere. Nelle ultime due giornate abbiamo conquistato quattro punti che sono buoni per noi ma dobbiamo accelerare. E di tanto".
        

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