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Adjapong: "Ascoli avvelenato, dobbiamo svoltare"

Adjapong: "Ascoli avvelenato, dobbiamo svoltare"

Nella settimana di sosta del campionato è Claud Adjapong a fare il punto della situazione in casa Ascoli dopo due sconfitte consecutive.. Prima, però, il difensore si racconta un po': “Ho voluto fortemente l'Ascoli perché me ne avevano parlato bene e poi conoscevo  mister Bucchi che avevo avuto a Sassuolo. E questa è stata una spinta maggiore per arrivare in bianconero. Qui ho trovato un gruppo sano, importante, giovani forti e un buon mix con quelli di esperienza. Nasco esterno di attacco, ma, l’anno in cui ero agli Allievi mi schierarono terzino. Quando sei più piccolo hai solo voglia di fare gol, quindi ero arrabbiato, ancora non capivo.  L’anno seguente salii in Primavera e giocai terzino destro. Da lì è partita la scalata. Anche se all’occorrenza, quando c’era da ricoprire un altro ruolo, l’ho fatto: esterno, mediano, mezzala, terzino sinistro, mi chiamano jolly per questo. Quando c’è da aiutare la squadra ci si mette a disposizione e si cerca di fare il meglio possibile. C'erano tante aspettative su di me, ne parlavano tutti, poi c’è stato un rallentamento, hanno influito qualche infortunio e scelte diverse di qualche allenatore. Due anni fa a Lecce stavo facendo bene, stavo giocando con continuità, ma mi sono rotto il tendine di Achille. Ora sono felice d’essere qui con tre anni di contratto, questo significa che posso lavorare per il futuro e devo cercare di tornare quel giocatore di cui tutti parlavano. Pian piano sto cercando di prendere la forma fisica, mi sono sempre allenato, quando sono arrivato qui i miei compagni avevano già giocato cinque partite, quindi mi mancano i minuti nelle gambe, spero di prenderli il più velocemente possibile. Nelle ultime due partite in generale è mancata la cattiveria. Analizzando le partite è emerso che in molte occasioni avremmo potuto fare scelte diverse. La B è così, quando non vinci devi fare in modo di non perdere, invece abbiamo preso due schiaffi e ora con la sosta dobbiamo rimetterci a posto e analizzare le lacune per andare a Benevento col fucile puntato e più carichi che mai. Conosciamo le caratteristiche dei giocatori che affronteremo, altissimo livello nei nomi e nelle qualità. E’ una squadra che spende molto per cercare di salire, ora che hanno cambiato tecnico a maggior ragione avranno ancor più voglia e fame di fare un’ottima prestazione. Ma noi non siamo da meno, andiamo là avvelenati e col coltello fra i denti perché possiamo e dobbiamo fare bene. In settimana nello spogliatoio ci siamo detti che dobbiamo svoltare, questa è una piazza calorosa, i tifosi si aspettano tanto, vogliono che i giocatori sudino la maglia ed è quello che dobbiamo fare se vogliamo fare qualcosa di importante. Sappiamo che dobbiamo metterci qualcosa in più degli altri. Anche in allenamento dobbiamo alzare l’asticella, se c’è da dare una scarpata in più, si dà, si chiede scusa e ci si alza per correre più forte di prima”.