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BUZZEGOLI: "SAREBBE DA PAZZI NON CREDERE ALLA SALVEZZA"

BUZZEGOLI: "SAREBBE DA PAZZI NON CREDERE ALLA SALVEZZA"

Ad analizzare il momento bianconero a tre giorni dall'importante sfida col Carpi è Daniele Buzzegoli: "Sarebbe da pazzi non credere alla salvezza che per noi sarebbe vita. C'è un grande spirito di gruppo, dalla partita col Venezia è scattato qualcosa: è chiaro che se siamo in questa posizione di classifica abbiamo dei limiti, sta a noi arginarli e non ricadere negli errori commessi in precedenza. Cosa è cambiato? Sono rientrate in gruppo persone come Mengoni, Cherubin, gente  con una personalità importante oltre che con l'esperienza di chi è abituato a vivere certe situazioni.  Sono il primo a dire che Mengoni, con cui ho alternato la fascia di capitano, ci ha dato grande aiuto: forse c'era bisogno di fare uno strillo in più. Io? Personalmente ho superato il periodo di flessione che nell'arco di un campionato ci sta, qualche problemino fisico mi ha fatto saltare una partita e questo mi ha consentito anche di recuperare e tirare un po' il fiato. Col Carpi sarà una gara fondamentale e allungare la serie positiva ci farebbe mantenere quel briciolo di entusiasmo che si è ricreato: abbiamo la fortuna di giocare un'altra partita in casa e dobbiamo sfruttarla al meglio. Penso che dal Pescara in giù siano tutti coinvolti nella lotta per salvarsi: sembra che la squadra abruzzese ancora non si sia accorta della pericolosità della situazione. Noi invece ci rendiamo conto benissimo della posizione che abbiamo perché purtroppo è da inizio stagione che lottiamo lì". Buzzegoli si è poi soffermato su alcuni compagni: "Varela si è preso le sue responsabilità. E' sudamericano, ha giornate in cui è più estroso e altre in cui è più cupo ma ha sempre lavorato con testa e atteggiamento giusti. Poi Martinho: come tutti noi, ha bisogno di risultati positivi per rendere al meglio". Il centrocampista parla anche del rapporto con patron Bellini: "Noi giocatori abbiamo poco da dirgli se non grazie, non ci ha mai fatto mancare nulla. Bellini è molto più vicino all'Ascoli di quanto la gente pensi, è  puntualissimo nei pagamenti e tutta la squadra non può che fargli il regalo più grande che merita:  rimanere in serie B. Ha un modo di fare e di approcciarsi che è lontano da quello tipico del mondo del calcio. A 34 anni  di presidenti ne ho visti tanti ma non uno come lui che ci dimostra sempre una fiducia incredibile". Infine Buzzegoli racconta il suo impegno di presidente con l'associazione "Un calcio per tutti" che ha fra gli iscritti suo figlio Francesco: "Non lavoriamo solo con ragazzi autistici come mio figlio, ma anche con persone con altri tipi di handicap, intellettivi e motori medio-gravi. Portiamo avanti un progetto legato al calcio: abbiamo tesserato i nostri ragazzi impegnandoli due volte a settimana in allenamenti sul campo e una volta al mese in allenamenti integrati con calciatori normodotati dei settori giovanili locali".
        

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