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I TRE NODI DI PATRON BELLINI

I TRE NODI DI PATRON BELLINI

Stadio Del Duca, centro sportivo, sede sociale di Corso Vittorio. Questi i nodi su cui Francesco Bellini ha molto insistito negli ultimi tempi: <Per le strutture non riceviamo aiuti da nessuno> il succo della protesta del presidente del Picchio. Che poi è sceso nello specifico. Sentite Bellini: <Siccome nessuno ci supporta a livello di istituzioni locali per lo stadio Del Duca stiamo pensando di trasformare il terreno di gioco in sintetico. Abbandonando l’erba la squadra ne potrà usufruire di più senza timori di rovinare il campo usandolo pure per gli allenamenti settimanali>. L’alternativa è ampliare l’Eco Services: <Oppure potremmo allestire un altro campo a Castel di Lama. Lì, senza contributi di alcuno, ci siamo già dovuti costruire da soli una palestra in legno spendendo 60.000 euro>.

Inevitabile anche approfondire con Bellini il discorso sul centro sportivo dell’Ascoli Picchio di cui si parla ormai da anni ma che non riesce a vedere la luce. <Il Città di Ascoli è ormai fuori discorso. Si spenderebbe di più per ripulirlo che per altro e poi dentro hanno rubato tutto, pure le condotte elettriche in rame. Avevamo trovato una soluzione in una zona giusta (il complesso Pro Calcio, ndr) ma poi sono sorte difficoltà, ci sono di mezzo avvocati e giudici, per cui il discorso è chiuso. Trovare una soluzione non è facile: c’è un’ipotesi Maltignano, comunque ancora da valutare>. Infine riflettori sulla sede sociale di Corso Vittorio Emanuele: <Ho visto gli atti ed è chiara la volontà di lasciarla al Comune con l’obbligo di metterla a disposizione della prima squadra di calcio cittadina. Se Comune e curatori fallimentari dovessero, di comune accordo, decidere di venderla l’eventuale acquirente dovrebbe poi lasciarne usufruire noi. Se non finisse così faremmo causa e -sottolinea Bellini- i tempi della giustizia in Italia sono di anni…>.
        

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