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IL CORAGGIO DI CAMBIARE, PICCHIO PIU' EQUILIBRATO

IL CORAGGIO DI CAMBIARE, PICCHIO PIU' EQUILIBRATO

Il coraggio di cambiare idea e di tornare sui propri passi. E bisogna darne loro atto. E' quello che ha avuto la coppia Fiorin-Maresca stoppando, almeno per adesso, il modulo 4-2-3-1 per passare ad un 4-3-3 che in fase di non possesso palla si trasforma spesso e volentieri un 4-5-1. Ne è uscito fuori un Ascoli sicuramente più equilibrato di quello che nelle prime giornate vedeva a centrocampo Buzzegoli ed Addae spesso in balia della superiorità numerica degli avversari nella zona nevralgica. La scelta di modificare l'assetto è stata anche dovuta all'assenza di D'Urso, trequartista fulcro della manovra bianconera, ma i frutti si sono subito visti. Già col Frosinone Ascoli attento ma anche propositivo, capace di mettere paura ad una delle corazzate del campionato. E poi a Cesena, dove sono arrivati anche i punti: pochi pericoli per Lanni, quasi tutti da lontano, e gli esterni capaci di andare entrambi in gol. La classifica ringrazia e tira un sospiro di sollievo: i bianconeri sono rientrati nel gruppone che vede ben nove squadre fra i 6 e i 7 punti. Per di più la vittoria fa morale, soprattutto ad una squadra giovane che può solo crescere e ha grandi margini di miglioramento. Un altro risultato negativo in Romagna avrebbe potuto invece avere contraccolpi non prevedibili.

Sbaglierebbe però chi ora iniziasse a pensare che l'exploit di Cesena ha risolto tutti i problemi. C'è, ad esempio, ancora un Favilli a secco di reti. Non certo per suo demerito visto che le pagelle dell'attaccante finora lo vedono sempre in larga sufficienza. Solo che svaria su tutto il fronte dell'attacco e fa un grande lavoro per i compagni. Forse troppo? La risposta a Fiorin e Maresca. Cantare e portare la croce non è facile. Nemmeno per uno che si chiama Favilli...
        

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