AFS Agenzia FotoSpot

ASCOLI, FUTURO DIFFICILE SE NON CAMBIA IL VENTO CANADESE

ASCOLI, FUTURO DIFFICILE SE NON CAMBIA IL VENTO CANADESE

Di solito un pareggio in casa è quasi sempre una mezza sconfitta, nel caso dell'Ascoli con la Cremonese invece no. Non una mezza vittoria, d'accordo, ma almeno un passo avanti in una situazione delicatissima con un futuro dal cielo plumbeo. Se Bellini non cambierà idea, e non si vedono avvisaglie in tal senso, Fiorin dovrà condurre senza rinforzi l'organico che ha alla salvezza: obiettivo molto difficile da centrare in queste condizioni. Però, al posto di tecnici "scienziati", adesso ce ne uno solo ma di buon senso. "Nonno" Fiorin non ha cercato di cambiare un mondo come quello del calcio dove solo pochi possono inventare qualcosa ma ci ha messo quello che ha, un pizzico di saggezza. La squadra prende gol a valanga? Bisogna cambiare la difesa. E quello ha fatto. Di questo passo forse scompariranno pure le colazioni mattutine di gruppo e gli allenamenti torneranno a disputarsi agli orari delle partite e, magari, ci sarà pure qualche doppia seduta... In fondo si tratta solo di logica. Il futuro del Picchio, come detto, si divide su due strade: dentro e fuori il terreno di gioco. Con al Cremonese è andata in campo gente non certo al massimo e reduce da infortuni o inattività: parliamo di Padella, Buzzegoli e Perez. Per loro, con una settimana in più di lavoro, a Perugia andrà certamente meglio. Tornerà disponibile anche Addae e forse per lui sarà finito l'ostracismo "mareschiano". Dall'altra parte bisognerà ricucire il rapporto con il presidente Bellini, cosa non facile in questo momento. Anche perché non si vede chi possa fare da mediatore di pace. Bisognerà tenere duro, insomma, e cercare di chiudere il girone di andata almeno a venti punti sperando che cambi il vento canadese.
        

Categorie e Argomenti