Anche per la s.s. 2025/26 Ascoli Calcio e Comune di Ascoli Piceno hanno rinnovato la collaborazione per favorire l’ingresso allo stadio Del Duca delle persone affette da disabilità e appartenenti ad associazioni, cooperative ed enti facenti capo alla Consulta per la disabilità del Comune di Ascoli Piceno. Il Club bianconero per ogni partita interna dei bianconeri mette a disposizione posti gratuiti per rispondere alle necessità di ciascuna associazione e per consentire alle fasce più deboli di avere una via preferenziale nell’accesso all’impianto.
“Ringrazio la nuova proprietà e tutta la Famiglia Passeri per avere portato avanti un progetto che pone estrema attenzione al mondo dell’associazionismo e della disabilità della nostra città” – ha dichiarato Massimiliano Brugni, Vice Sindaco del Comune di Ascoli Piceno con delega ai servizi sociali – Una iniziativa che ha dato un grande riscontro e reso felici i nostri cittadini più fragili che, sempre con grande orgoglio e appartenenza, assistono alle partite del Picchio.
L’Ascoli Calcio occupa un posto veramente importante nelle vite di queste persone e con questa iniziativa diamo una bella risposta a tutti loro. Siamo pronti ad intavolare col Club bianconero anche una collaborazione più ampia che possa allargarsi a più àmbiti e che rappresenti un ponte di collegamento fra l’Ascoli e tutte le realtà della nostra città che necessitano di attenzione”.
Per la proprietà bianconera ha parlato Andrea Passeri: “Tenevamo molto a dare seguito a questo percorso perché sappiamo cosa rappresenta l’Ascoli Calcio a livello cittadino e territoriale. Credo che una Società come la nostra abbia innanzitutto il dovere di pensare e agire a trecentosessanta gradi, facendosi trovare pronta nel rispondere al meglio alle necessità dei tifosi con disabilità. La nostra programmazione intende sviluppare una serie di iniziative volte a dare un sostegno e una degna considerazione alle esigenze delle categorie più deboli, senza lasciare indietro nessuno. L’Ascoli Calcio dev’essere concepita come uno strumento e una cassa di risonanza per chi ha poca voce e per chi trova nello Sport un momento di conforto, gioia e uguaglianza.
Stiamo lavorando per rendere più accogliente la parte dello stadio riservata alle persone affette da disabilità al 100%, è una delle prime cose che abbiamo messo in scaletta perché riteniamo che accoglienza, dignità e sostegno siano un diritto di ciascuno".
