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PER I BIANCONERI UNA SCONFITTA CHE FA MALE TRE VOLTE

PER I BIANCONERI UNA SCONFITTA CHE FA MALE TRE VOLTE

Un'altra sconfitta fuori casa, altro che cambiare il trend in trasferta… Ma stavolta è una ko che fa male tre volte, anche perché incassato quando l'Ascoli si era ritrovato in superiorità numerica. Il Trapani alla fine merita solo applausi e l'Ascoli i sacrosanti fischi dei settanta tifosi che lo avevano seguito fino in Sicilia.

Niente sorprese nella formazione dell'Ascoli, d'altra parte con dieci assenti Zanetti poteva inventarsi poco o nulla. E, come quasi inevitabile, l'Ascoli prima di assestarsi in qualche modo sul campo subisce la pressione del Trapani che passa in vantaggio dopo pochi minuti con Pettinari. Buona però la reazione della seconda parte del primo tempo che porta al pareggio di Morosini, all'esordio con gol in bianconero. La svolta potrebbe essere quella dell'espulsione di Grillo per (forse esagerata) doppia ammonizione di Grillo ma l'Ascoli, inspiegabilmente, si addormenta. Quando ci si aspettava una squadra che puntasse a vincere si vede invece il carattere del Trapani che si riporta avanti e passa in vantaggio. Ad essere in superiorità numerica sembrano i siciliani. Encefalogramma piatto per l'Ascoli che non reagisce (se non con Scamacca su un regalo della difesa di casa) e, anzi, subisce la terza rete ad opera di Luperini. Il Trapani va vicino anche al poker. Infine la penosa sceneggiata di Da Cruz che prima si fa espellere e poi litiga anche con i suoi tifosi e viene trascinato via di forza. Senza parole.

Sì, certo, tante le assenze ma la mancanza di carattere dell'Ascoli è stata imbarazzante. Una squadra brutta e senz'anima. Meno proclami, meno chiacchiere e più punti. Altrimenti si farà dura. Questa sconfitta è un segnale d'allarme da non sottovalutare,  sia in chiave mercato che per la panchina.
        

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