AFS Agenzia FotoSpot

CANDELORO SI RAMMARICA: "USATO A LEVA SU UN CANOVACCIO GIA' SCRITTO"

CANDELORO SI RAMMARICA: "USATO A LEVA SU UN CANOVACCIO GIA' SCRITTO"

L'ingegnere abruzzese Gilberto Candeloro, dopo la cessione dell'Ascoli a Bricofer, si fa vivo in modo ufficiale:

"Ascoli nel passato. Ascoli nel futuro. Da ieri sera vivo la malinconia che sempre segue la fine di un sogno. Sarà per quel bisnonno che un centinaio di anni fa dal Piceno è stato accolto e aiutato in un paesino delle montagne abruzzesi, che è poi diventato casa sua. Sarà per quel desiderio di percorrere al contrario quell’antico viaggio per poi vedermi accolto in tutt’altra maniera. Sarà perché ad Ascoli vengo sempre volentieri, in particolar modo da quando la vedo soffrire di molte ferite.

Forse per tutti questi motivi e per molti altri avevo elaborato un progetto che viaggiasse nel mondo avendo Ascoli come base. Il calcio ad alto livello non si fa più in una sola piazza. Si fa con la passione dei tifosi e con i colori e i nomi che sono patrimonio inscindibile della città. Ma occorre anche e soprattutto un solido progetto che contenga visione, innovazione, presenza internazionale e un’ottica molto più larga dei confini di una piccola città. E’ necessario costruire nel tempo una solida architettura che sostenga in un unico afflato passione, coerenza, razionalità, sostenibilità e solidità finanziaria e patrimoniale.

Ho fatto del mio meglio per entrare ad Ascoli in punta di piedi, con rispetto, etica ed educazione. Doti che probabilmente non sono più di moda in questo straordinario Paese straordinariamente decadente. In questo mio serio tentativo di acquisizione ho ricevuto ben diverso comportamento sia dai venditori che dai compratori e, in un modo o nell’altro, sono stato usato a leva su un canovaccio già scritto, dagli uni come dagli altri.

Nel frattempo, essendomi stato richiesto il silenzio stampa, ho dovuto fronteggiare anche il disprezzo, la derisione e le offese di centinaia di post di tifosi che, su assunzioni totalmente false e inesatte, mi hanno giudicato, catalogato e disprezzato senza conoscermi. Quasi nessuno mi ha appellato per il mio nome, la mia storia, i miei titoli, le mie competenze e capacità. Quasi tutti i tuttologi mi hanno trattato come il giullare di corte e il servo di qualcuno.

Ma, se permettete, vorrei evitare polemiche e mantenere il ricordo della città che pensavo fosse. Perciò, di cuore, agli inimitabili tifosi ascolani, alle tante persone per bene che ho incontrato, alla nuova Proprietà, alla Società, alla Squadra, e alla Città intera auguro ogni successo. Poi, inamovibile, a guardia dei comportamenti umani rimarrà il tempo galantuomo e incorruttibile. Se l’Ascoli del passato avrà successo vorrà dire che del mio progetto non c’era alcuna necessità, e avrò perso solo io con la mia idea di Ascoli del futuro. Se invece, malauguratamente, l’Ascoli del passato, alla prova dei fatti, dovesse dimostrarsi inappropriato ai tempi… beh, in quel caso avremmo perso tutti.

Forza ASCOLI (CALCIO…)

Gilberto Candeloro
        

Categorie e Argomenti