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GIORGI: "TRE PARTITE CHE GIOCHEREMO ALLA MORTE"

GIORGI: "TRE PARTITE CHE GIOCHEREMO ALLA MORTE"

Un Gigi Giorgi in più nel motore dell'Ascoli Picchio. <Adesso sto bene -spiega il centrocampista- il recupero è stato effettuato nel migliore dei modi. La condizione magari non può essere al 100%, sono però pronto a dare una mano. Non si è trattato di un infortunio cronico ma di un problema che affligge tanti calciatori. Spesso sono andato in campo ugualmente perché la situazione richiedeva uno sforzo che ho fatto volentieri stringendo i denti. Poi il problema, portato all’estremo, ha richiesto delle cure che ho svolto a Bologna lavorando otto ore al giorno. Un periodo duro, non vedevo l’ora di tornare>. Giorgi è andato in panchina con la Salernitana: <La squadra non ha giocato in maniera eccelsa, ha commesso tanti errori. Però in panchina mi sono emozionato perché ho visto un’anima e un grande cuore. Chi ha accennato ad un pareggio annunciato deve solo vergognarsi. Offende noi ed è una mancanza di rispetto per la città ed i tifosi. L’Ascoli ha la rosa più giovane di tutta la serie B e i ragazzi hanno visto svanire la vittoria a due minuti dalla fine, un risultato che era il loro sogno. Per questo alla fine quando li ho visti abbattuti sono entrato in campo per dire che andava bene così, di stare tranquilli>. Ma qualcosa non è andata comunque per il verso giusto: <E’ mancata la cattiveria necessaria. Siamo stati troppo remissivi pur avendo davanti uno come Cacia che sarebbe oro per tutte le squadre. Voglio però ringraziare gente come Altobelli e Carpani, ragazzi che hanno sputato sangue nelle ultimo periodo. Poi gli errori si commettono, altrimenti non avremmo 46 punti>. Ma la salvezza resta ad un passo: <Questo è un campionato pazzo e a Novara sarà durissima. Però non è scritto da nessuna parte che abbiamo già perso. Non fasciamoci la testa in anticipo -carica Giorgi- e pensiamo a fare una bella prestazione con più voglia e meno paura. Non tutto deve finire in novanta minuti, si può anche arrivare all’ultima partita e noi questi 270 minuti che restano li giocheremo alla morte, ci butteremo dentro tutto quello che abbiamo. Se sarà così non ho grandi paure: potranno essere due pareggi o, magari, due sconfitte e una vittoria contro lo Spezia all’ultima giornata. L’importante è restare calmi e pensare a noi stessi. Ci mancano solo due punti e ci dobbiamo salvare, senza sperare nei risultati delle dirette concorrenti. Anche se sono certo che non le potranno vincere tutte>.
        

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