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CON ZANETTI SI RICOMINCIA DA CAPO, UNA SCOMMESSA DA VINCERE

CON ZANETTI SI RICOMINCIA DA CAPO, UNA SCOMMESSA DA VINCERE

C'è chi è contento, chi dispiaciuto, chi preoccupato, chi preferisce restare alla finestra a guardare, chi si fida delle scelte della società. Di tutto un po'. La decisione dell'Ascoli di non confermare Vivarini non ha trovato una risposta unanime da parte della tifoseria. Erano in molti i supporters bianconeri che non apprezzavano l'operato di Vivarini convinti che la squadra potesse fare di più che rimanere in B ed è vero. Ma altrettanti sono rimasti soddisfatti da una salvezza senza patemi ed un ombra speranza play off. Una cosa però  tutti riconoscono all'ormai ex tecnico bianconero, di essere una brava persona. Cosa che però nel calcio non basta. Lo stesso patron Pulcinelli, dopo elogi anche esagerati sul tecnico (il numero uno, la scelta migliore che la società potesse fare) ha cambiato idea nell'ultimo mese. Perché? Di certo la società non ha gradito le tre sconfitte finali e anche le richieste di rinforzi che Vivarini aveva esplicitato subito dopo l'ultima partita di Crotone hanno pesato.

Voleva volare in alto nel prossimo campionato il vecchio allenatore e per questo i tifosi preoccupati della scelta di mister Bricofer dicono di temere un ridimensionamento del progetto. Progetto che ora, inevitabilmente, dovrà partire da capo. Ancora una volta. Zanetti ha le sue idee e sicuramente andranno rispettate ma così si è perso un anno, o quasi. Ma se Tesoro, il patron, Tosti e Ciccoianni hanno deciso così qualche motivo ci sarà. Motivo che, forse, non sapremo mai realmente ma non si può pensare che siano impazziti in gruppo. Certamente l'ex centrocampista dell'Ascoli a metà del decennio scorso non è il Maresca della situazione come qualcuno ha voluto far intendere. Però è anche vero che viene da due soli campionati di C e con il Sudtirol, non col Catania: con tutto il rispetto vale a dire pressioni zero e cento persone in religioso silenzio allo stadio. Per la B sarà un neofita e questo non si può negare. Insomma Zanetti è una scommessa, possibilmente da vincere.
        

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