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SERIE B, BRESCIA-ASCOLI 1-0 (FOTOGALLERY)

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In casa del Brescia, ancora imbattuto fra le mura amiche, mister Aglietti come previsto inserisce Pecorini al posto dello squalificato Almici. Meno scontata invece la conferma di Felicioli sulla fascia opposta a scapito del recuperato Mignanelli. In mezzo davanti a Lanni ancora Augustyn e Mengoni. Tutto il resto nel modulo 4-3-1-2 è immutato rispetto alla formazione che aveva pareggiato con il Perugia. Giorgi alla fine va regolarmente in campo per giostrare dietro a Cacia e Perez e davanti a Carpani, Addae e Cassata. Lo speaker oltre Carpani, cosa ormai solita,  riesce a storpiare pure il cognome di Cacia, annunciato con l’accento sulla prima “a”. Sugli spalti della curva sud del Rigamonti un centinaio di tifosi bianconeri e in tribuna lo squalificato mister Aglietti accanto all’amministratore unico Cardinaletti. In panchina il vice Masi. Ad assistere alla gara c’è anche l’indimenticato Bobo Vieri.

Brescia subito aggressivo nei contrasti, Ascoli al contrario fin troppo lezioso che si fa soffiare diversi palloni. Dura così per una decina di minuti, proprio fino a quando si leva il primo coro di incitamento dalla gradinata bianconera e Rosso prova anche il primo tiro dalla distanza bloccato da Lanni. Al 16’ l’Ascoli si fa vedere in avanti: preciso lancio di Augustyn per Carpani, cross rasoterra dalla destra su cui Perez non arriva per poco. C’è forse un fallo da rigore su Carpani steso in area ma la partita stenta a decollare. Il Brescia cerca di sfondare con Camara quasi solamente a destra, dalla parte di Felicioli, ma senza creare pericoli. Ancora un tiro da fuori area di Bisoli (22’) stoppato da Lanni ma si naviga a vista, senza scossoni. Partita brutta, finora. Due volate di Cacia nel finale di tempo mettono in apprensione la difesa bresciana, così come un colpo di testa su corner di Mengoni ma si va al riposo sullo 0-0.

Nella ripresa si va in campo con le stesse formazioni. “Nemico ascolano non mollare, nella tua curva tornerai a cantare”. Questo lo striscione di solidarietà della curva bresciana ai dirimpettai bianconeri. Il Brescia attacca sotto la gradinata dei propri tifosi e, incitato a gran voce, inizia a spingere. Pecorini riesce a salvare sulla linea un tiro deviato su cross di Camara: l’occasione più grossa della gara è all’11. La partita si infiamma  e cinque minuti dopo il Brescia passa. Camara entra in area, appoggia indietro su Bisoli guardato a pochi passi da Felicioli, Mengoni e Cassata: nessuno dei tre però chiude e il tiro, non forte, batte Lanni nell’angolino. L’Ascoli soffre e i padroni di casa vanno vicino al raddoppio ma Lanni stavolta è bravo a sventare di piede. Aglietti correi ai ripari  con un doppio cambio: fuori Perez e Carpani, dentro Favilli  e Gatto che si posiziona dietro le punte con Giorgi a sinistra e Cassata a destra. Le “rondinelle” però imperversano, agevolate anche dagli spazi che l’Ascoli lascia per le ripartenze, e Rosso va due volte vicino al gol del raddoppio. Ripresa fino alla mezz’ora a senso unico, quello lombardo. Aglietti tenta il tutto per tutto: fuori Pecorini e dentro Orsolini. Ascoli praticamente con cinque giocatori offensivi ma senza cavare un ragno dal buco mentre Lanni salva alla grande su Bisoli che colpisce di testa a pochi metri da lui. L’ultimo brivido è di Cacia che si è visto ribattere da Minelli, da sette-otto metri, un tiro a colpo sicuro. Non era giornata neppure per il bomber.

L’Ascoli esce sconfitto, forse il più brutto del campioanto finora, ed è un peccato perché aveva trovato un Brescia senza gli attaccanti titolari e che non era sembrato, tutto sommato, granchè. Poi il gol di Bisoli ha cambiato e deciso tutto.

 

 

 
        

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