AFS Agenzia FotoSpot

COSMI: "RINFORZI VITALI, SONO CURIOSO ANCH'IO DI VEDERLI ALL'OPERA"

COSMI: "RINFORZI VITALI, SONO CURIOSO ANCH'IO DI VEDERLI ALL'OPERA"

E' un Serse Cosmi che ispira sicurezza e tranquillità quello che presenta la sfida di domani col Cittadella.

Cosmi, la pausa è sempre un'incognita. Come ha visto l'Ascoli del 2018?

"Già può pesare fermarsi una settimana, figuriamoci venti giorni. La risposta più banale sarebbe quella aspettare e vedere come andrà la partita. Però sono sincero: la squadra si è allenata come io volevo che si allenasse. Si sta abituando a sedute di lavoro non dico migliori ma diverse. Indubbiamente ci deve essere un adattamento che comporta anche qualche piccolo problema, come leggeri acciacchi".

Dubbi di formazione?

"Qualcuno sì. De Santis è convocato ma bisognerà capire se supererà il fastidio in partita oppure se sarà meglio fermarlo: se mi dice che potrà dare il 100% andrà in campo, se sente dolore riposerà. Sarebbe un piccolo problema perché c'è chi può sostituirlo. Clemenza sta bene, è la farfalla del nostro organico: possiede colpi di alto livello, deve solo capire che non basta che glielo dica io, ci deve credere lui. Per Baldini e D'Urso abbiamo optato per la prudenza e rientreranno in gruppo lunedì mentre Mengoni è già con noi".

Ci saranno i nuovi. Cosa si aspetta?

"C'è tanta curiosità da parte di tutti di vederli all'opera, le prime impressioni sono positive. Non bisogna però caricarli di responsabilità, anche se sanno che dovranno diventare protagonisti: vogliamo il loro valore, non di più. Non dico che  servirà pazienza ma un attimo di ambientamento lo dovremo loro concedere. Nessuno dei tre è riuscito finora in quello che avrebbe potuto fare, per questo hanno grandi motivazioni. La loro condizione difficilmente sarà del 100%, hanno giocato poco finora, ma del 90% sì".

Dal mercato un aiuto importante. E' d'accordo?

"Rinforzi vitali. Sono i giocatori che cambiano le carte in tavola, difficilmente gli allenatori. E noi ci siamo messi a posto dove serviva. Sono arrivati due ragazzi di prospettiva come Ganz e Monachello che devono recitare il mea culpa per essere all'Ascoli. Anche Martinho sa che se non è in A è per colpa sua. Alla fine meglio per noi che ripartano tutti da qui, in un gruppo solido e forte. Sono loro tre che dovranno appoggiarsi agli altri, non tutti gli altri a loro".

Arriva il Cittadella. Brutto cliente?

"E' una delle squadre più pericolose della categoria. La qualità migliore da cui parte è la società: quando si retrocede e subito si torna in categoria significa che c'è organizzazione. Poi c'è un allenatore come Venturato che sta facendo benissimo e i calciatori sono stati presi per il suo tipo di gioco. Non temo qualcuno in particolare ma la leggerezza mentale con la quale possono scendere in campo. E' un bel vantaggio. Se ho rivisto la sconfitta dell'andata? Non fa testo, sono cambiate troppe cose".

Il Cittadella ha vinto cinque volte fuori casa e in trasferta solo il Palermo ha fatto meglio. Contromisure?

"Aggiungerei che in Coppa Italia ha vinto pure a Bologna e Sassuolo. Ma con il girone di ritorno per noi inizia un nuovo campionato e al Del Duca voglio avere la certezza di giocare in casa, cioè  di fare punti".
        

Categorie e Argomenti