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CACIA: "PRIMA VIENE LA SALVEZZA, POI IL RECORD DEI GOL IN B"

CACIA: "PRIMA VIENE LA SALVEZZA, POI IL RECORD DEI GOL IN B"

L’’Ascoli Picchio all’esame Verona. E chi meglio del grande ex Daniele Cacia può presentare la sfida di lunedì? L’attaccante ha poi parlato anche di tanto altro.

Cacia, momento delicato per il Picchio?

“Non è una fase felice per noi ma dovremo saperla gestire. Abbiamo incassato gol su palle ferme e quindi il livello di attenzione deve migliorare. La lunga serie di imbattibilità ha fatto risaltare ancor più gli errori che abbiamo commesso. Quando pareggi o vinci è normale che alcune lacune non vengano fuori perché si è portati a guardare il bicchiere mezzo pieno ma è anche normale per una squadra giovane incappare in una flessione. Il nostro è forse un gruppo poco caratteriale e mi riferisco a tutti, giovani e meno, non ha senso fare sempre questa distinzione”.

La lotta per la salvezza?

“Fino a qualche giornata fa eravamo vicini anche ai play off ma io ho sempre ragionato in base alla realtà. Nella seconda parte della classifica ci sono tredici squadre in cinque o sei punti e il Trapani è la dimostrazione che una serie di vittorie ci si può rimettere in corsa”.

L’abbraccio con Giorgi dopo il suo gol al Novara è però un bel segnale…

“Giorgi è molto importante per l’Ascoli e non penso sia il caso di rischiarlo già lunedì a Verona Ho con lui un bel rapporto, leale, me lo tengo stretto perché in questo ambiente accade raramente. E’ ascolano e quando c’è una sconfitta ci fa provare da vicino quello che sentono i tifosi. Sta a noi più esperti cercare un cambiamento di rotta, gli altri devono fidarsi e seguirci”.

Si poteva fare qualcosa in più sul mercato di gennaio?

“Resta sempre il dubbio. Ci sono modi diversi di ragionare, come magari fra Ascoli e Spal. L’acquisto di Floccari è l’esempio che si voleva provare a realizzare un sogno”.

Che differenze ci sono rispetto all’Ascoli del passato campionato?

"L’anno scorso da gennaio a maggio abbiamo dimostrato una gestione caratteriale diversa, mentre in questo torneo siamo più sbarazzini. Sta di fatto che ora come ora abbiamo un punto in meno”.

A Verona trasferta proibitiva?

“Diciamo difficile, sappiamo quanto sia forte anche se non sta ammazzando il campionato come credevo. Conosco benissimo campo e ambiente ma se pensiamo di andare lì per perdere allora è meglio che rimaniamo a casa. Nel calcio non c’è niente di impossibile e l’Ascoli ha bisogno di punti. Che accoglienza mi riserverà il pubblico? Non lo so, penso di aver lasciato un buon ricordo. A Verona ho trascorso due anni bellissimi dentro e fuori dal campo ma in caso di una mia rete esulterei. Il gol è sempre una gioia per noi attaccanti”.  

Dall’altra parte un certo Pazzini…

“Finora ha segnato 18 gol. Gli dirò di fermarsi a 23 perché di questo passo finirà per cancellare il mio record di 24 a Verona. Ho giocato con lui nella Fiorentina e so che giocatore è, poi abbiamo avuto carriera diversa: sarà comunque una sfida fra due attaccanti con fame di gol. Lui per un motivo, io per un altro”.

Ora invece potrebbe giocare in coppia con Favilli. Come vede il modulo a due punte?

“Abbiamo giocato assieme a Terni e non mi sembra che la squadra ne abbia sofferto. Finora Andrea ha fatto bene e gli va riconosciuto ma queste scelte non spettano a me”.

Le 135 reti e il record di Schwoch si avvicinano. Quanto ci tiene?

“Il primo obiettivo è la salvezza dell’Ascoli, Schwoch può rimanere lassù anche altri due anni. Chiaro, peraltro, che dopo aver raggiunto l’obiettivo di squadra ci sia quello personale. Speriamo di poterci salvare qualche giornata prima,  lo possiamo fare e quindi dobbiamo provarci. Le possibili penalizzazioni altre squadre? Sei la quota salvezza dovesse abbassarsi sarebbe un vantaggio in più ma dobbiamo pensare soprattutto a fare bene noi”.

 
        

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