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L'EX D.G. ANTONELLI: "CHI PARLA DI CAMPIONATO FINITO E' ULTIMO IN CLASSIFICA"

L'EX D.G. ANTONELLI: "CHI PARLA DI CAMPIONATO FINITO E' ULTIMO IN CLASSIFICA"

Oggi ha 56 anni. Per due anni, 2006-2007, fu il direttore generale dell'Ascoli Calcio e diretto consulente di mercato del presidente Benigni. Poi amministratore delegato del Torino, consulente di Pozzo all'Udinese, diesse di Siena e Bari, collaboratore di Totti alla Roma. Ora è coproprietario della Football Service srl , agenzia di calciatori. Parliamo di Stefano Antonelli che ha rilasciato una lunga intervista a  TMW.

Come si riprenderà il calcio?
“Faccio i complimenti a Gravina che sta gestendo la situazione senza illudere nessuno. Ma anche lui una volta si augura di ripartire i primi di maggio, poi dice "vediamo come gestire la situazione se non dovessimo ripartire". C’è sempre un se. E questo se ha creato ancor più problemi. Leggo chi dice "per me il campionato è finito" e poi vai a vedere che la sua squadra è ultima in classifica”.

Un’ipotesi potrebbe essere prolungare i contratti al 15 luglio.
“Sono un uomo di calcio e spero che il campionato possa ricominciare. Mi auguro che le squadre tornino ad allenarsi intorno al 20 aprile così da avere quindici-venti giorni per riprendere la preparazione e tornare a giocare entro il 16 maggio. Credo che nessuno si tirerebbe indietro se gli si chiedesse di giocare ogni tre giorni. Anticipare i tempi è utopia. Occorrerà derogare tutto e non sarà un problema. Abbiamo rinviato Europeo e Olimpiadi, possiamo anche prolungare la scadenza dei contratti”.

Il campionato a ventidue squadre è un’idea che potrebbe avere un seguito?
“No. Sono anni che si lavora per ristrutturare i campionati per ragioni economiche”.

Se il campionato dovesse invece essere congelato, bisognerebbe trovare una soluzione non soltanto in A ma anche in B per il Benevento....
“Non voglio neanche pensarci, il Benevento ha fatto qualcosa di straordinario. Facciamo di tutto perchè si possa riprendere. In Inghilterra il Liverpool ha tantissimi punti di vantaggio e gli verrà assegnato il titolo, probabilmente il campionato verrà cristallizzato e verranno bloccate le retrocessioni: sarà una Premier a ventidue squadre. Dobbiamo prevedere anche la parte negativa e non saprei come gestire questa situazione. La priorità sarebbe fare classifica: se sarà attraverso i playout e playoff o continuando a giocare il campionato si vedrà”.

Quali ripercussioni per il calciomercato?
“L’azienda calcio rimane sempre una delle principali in Italia e quindi avremo delle ripercussioni importanti. Immagino che si lavorerà, anche se non sarà un mercato roboante. Tutti i calciatori perderanno un po’ di valore, non tecnico ma economico".

Mercato aperto fino a dicembre. Si può fare?
“No. Sarebbe meraviglioso per tutti gli operatori del mondo giornalistico però per un dirigente avere il mercato aperto in maniera intera vuol dire che quando perdi o vinci pensi di cambiare i calciatori".

Sospensione stipendi e riduzione: come la vede?
“Se non si verificheranno le reali perdite non si saprà cosa chiedere ai calciatori. Ma finché questo sistema non riprende è tutto un’ipotesi. Per me ridurre gli stipendi sarebbe giusto, ma oggi il giusto è aleatorio perché non si conoscono le perdite. In linea di massima è corretto ma nessuno sa le cifre".



 
        

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