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"ATTEGGIAMENTO INTIMIDATORIO", PER L'ASCOLI 5000 EURO DI AMMENDA

"ATTEGGIAMENTO INTIMIDATORIO", PER L'ASCOLI 5000 EURO DI AMMENDA

Una multa era prevedibile, la seconda no. Il giudice sportivo non ha fatto sconti all'Ascoli dopo il referto del pessimo arbitro Serra di Torino (basti pensare all'espulsione a scoppio ritardato di Brosco, avvenuta solo dopo le proteste venete). La prima sanzione, se ne parlava già a caldo in tribuna, è stata di 2.000 euro "a titolo di responsabilità oggettiva, per avere ingiustificatamente ritardato l'inizio del secondo tempo di circa quattro minuti". Ma anche l'ingresso ad inizio gara dei bianconeri non era sembrato puntuale, con la terna e il Venezia ad aspettare in mezzo al campo.

La seconda ammenda, ben più pesante, è costata invece 5.000 euro "per avere, al 42° del secondo tempo, persona non identificata ma riconducibile alla società Ascoli assunto un atteggiamento provocatorio e intimidatorio nei confronti del Quarto Ufficiale". Sarebbe auspicabile un' indagine interna della società per verificare lo svolgimento dei fatti (la motivazione del giudice è assai generica), individuare l'eventuale responsabile e se lo stesso sia veramente riconducibile all'Ascoli Calcio. In totale 7.000 euro da pagare non sono certo pochi, soprattutto in tempi di  crisi pure per il calcio causa Covid.

Per il resto nessuna squalifica per il prossimo avversario Pescara mentre era in programma quella del capitano bianconero Brosco per una giornata dopo l'espulsione col Venezia. Restano in diffida Dionisi ed Eramo.
        

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