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BEPPE IACHINI: "ASCOLI? SQUADRA FORTE, ENTUSIASMO ED AMBIENTE CALDO"

BEPPE IACHINI: "ASCOLI? SQUADRA FORTE, ENTUSIASMO ED AMBIENTE CALDO"

Il Parma è arrivato nel Piceno con un giorno di anticipo. Prima della partenza per Ascoli Beppe Iachini ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Centro Tecnico di Collecchio: Da quando sono qui la squadra ha risposto, sta mettendo il giusto spirito in allenamento e in partita, siamo all’ottavo giorno con due partite in mezzo. La possibilità di fare grandi lavori non c’è stata, ma a livello di atteggiamento i ragazzi stanno facendo bene. Questo dimostra quanto il gruppo voglia fare le cose a modo, per cercare di risalire la classifica guardando una partita per volta, senza fare voli pindarici. Quando una squadra retrocede e la ripartenza non è giusta vuol dire che i primi mesi non sono stati positivi e sono venute fuori pressioni ulteriori: mercoledì quando siamo arrivati al campo ho visto troppa ansia e questa gioca brutti scherzi. Siamo in un momento con nubi sulla nostra squadra dovute a tensione, sapendo di non aver corrisposto alle aspettative. Dobbiamo costruire le basi per tornare ad essere squadra e riprenderci la convinzione di quel che facciamo”.

Poi Iachini ha parlato del prossimo avversario: "L’Ascoli gioca insieme da quasi due anni, sarebbe stato più agevole affrontare avversari con meno conoscenze, noi siamo in una fase di costruzione. Il loro ambiente lo conosco bene, è  un ambiente caldo, il Parma dovrà farsi trovare pronto. C’è una squadra che gioca sulle ali dell’entusiasmo e un’altra sul timore, ad Ascoli ci attende una squadra che è stata in A per tanti anni, sanno che arriva il Parma e vorranno creare il clima adatto. Hanno giocatori di qualità, sono diventati squadra con quel percorso che deve fare anche il Parma. Il calcio è programmazione. Gli indisponibili sono gli stessi della precedente gara. Terminata ogni gara abbiamo 4 o 5 ragazzi un po’ più affaticati e vanno monitorati. Ci attendono cinque ore di pullman, verifichiamo i recuperi, ragioniamo a vista senza pensare troppo in là. Ancora una volta i nostri avversari hanno avuto un giorno e mezzo in più di recupero rispetto a noi, dovremo valutare tutto. Quando arrivo detto delle regole: diventare squadra, andare dentro a fare battaglia determinati, poi il risultato può essere figlio di episodi, ma al di là di questo è importante l’atteggiamento: dobbiamo giocare fino al 95° dando l’impressione di essere sempre lì per vincere. La questione del ritiro significa che i giocatori sono allineati anche su ciò che dice l’allenatore. Ora però non si può caricare su determinati lavori a livello fisico visti gli impegni ravvicinati".

 
        

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