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LANNI: "LA SQUADRA PIU' FORTE DA QUANDO SONO AD ASCOLI" (FOTOGALLERY)

LANNI: "LA SQUADRA PIU' FORTE DA QUANDO SONO AD ASCOLI" (FOTOGALLERY)

Ivan Lanni, il portiere col maggior numero di presenze in bianconero: che effetto fa essere una leggenda dell’Ascoli?

“Un traguardo bellissimo, inaspettato, che mi riempie di orgoglio”.

Ha superato portieri come Enrico Guarna, Fabrizio Lorieri, Marcello Grassi, Andrea Pazzagli...

“Li conosco tutti di fama. Guarna l’ho affrontato più volte da avversario. Marcello Grassi lo conosco anche da un punto di vista personale perché è venuto più volte a trovarmi in ritiro in questi anni, so che mi stima”.

Poteva essere un attaccante, è vero?

“Vero. Ero nei Pulcini del Veroli, la squadra di un paese vicino ad Alatri, dove ho giocato in attacco per i primi tre anni.   Un giorno, avevo 9 anni, giocammo contro il “Frosinone 2000”, l’altra squadra di Frosinone. Il nostro portiere aveva la febbre e il mister mi schierò in porta per l’intera gara, da lì iniziò la mia carriera da portiere. Ricordo ancora il mio primo preparatore, Giorgio Santacaterina, scomparso due anni fa, ha sempre creduto in me”.

Lanni, un leader?

“Leader è una parola che non mi piace, sono piuttosto il tipo che in gruppo cerca sempre la battuta, ama sdrammatizzare i momenti. La serenità mi piace molto e in questo momento lo sono”.

Il momento più bello?

“Deve ancora arrivare e me l’aspetto con l’Ascoli”.

Il più brutto?

“Lo scorso anno per via dei due infortuni che mi hanno limitato nel rendimento”.

Torniamo a un anno e mezzo fa: aveva deciso di lasciare l’Ascoli...

“Sì, era una decisione che avevo preso perché non mi sentivo più importante. Fortuna che il mercato si bloccò per il cambio di proprietà a Pulcinelli.  Se non fosse arrivato lui non sarei ancora qui. Il patron è molto legato all’Ascoli e a noi come squadra, è ambizioso e punta sempre al massimo. Poi c'è il presidente Tosti: lo conosco da sei anni, è ascolano doc, tifoso, ci sostiene costantemente”.

Che effetto le ha fatto tornare a Frosinone?

“Era la prima volta allo Stirpe da titolare, due anni fa non avevo giocato. L’effetto è stato particolare perché c’era tutta la mia famiglia a vedermi ed è cosa difficile perché i miei genitori lavorano e possono seguirmi raramente”.

Quali gli obiettivi di Lanni nel calcio e nella vita?

“Nel calcio giocare in massima serie, con l’Ascoli ovviamente. Nella vita far crescere mia figlia Chloe con valori importanti come l’educazione, il rispetto degli altri".

E’ alla sesta stagione con l’Ascoli: come valuta l’organico attuale e il calciomercato?

“Il livello si è alzato motlo. secondo me abbiamo la squadra più forte da quando sono all’Ascoli. Ora toccherà a noi dimostrarlo sul campo".

Lanni e Zanetti, Lanni e Marini:

“Con Zanetti mi sono allenato insieme al Grosseto, ma io in quella stagione non scesi mai in campo. Come allenatore è un martello, perfezionista, meticoloso, attento ai dettagli. Marini lo conoscevo per fama ma non di persona, abbiamo instaurato un ottimo rapporto”.

 
        

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