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GIORGI: "C'E' ANCHE CHI VUOLE CHE LE COSE VADANO MALE"

GIORGI: "C'E' ANCHE CHI VUOLE CHE LE COSE VADANO MALE"

Gigi Giorgi, gli errori commessi dalla squadra, la lotta per la salvezza, il futuro personale. Di tutto un po’ a pochi giorni dalla trasferta di Bari. “I conti sono presto fatti. L’Ascoli ha gli stessi punti della passata stagione ma secondo me – dice convinto Giorgi- quella squadra era molto più forte di quella attuale. In estate avevo detto che si era costruito con buone prospettive. Poi si poteva fare meglio o anche peggio, ma sapevamo che ci sarebbe stato da lottare fino all’ultima giornata. Sono stati commessi errori, tanti, che erano stati messi in preventivo per far crescere il progetto. L’allenatore è bravo, ma ci vuole tempo per poter assemblare bene tutto. E adesso? Adesso l’importante è mantenere la tranquillità e non ascoltare quello che si dice fuori. C’è anche chi vuole che le cose vadano male. C’è chi considererebbe la salvezza all’ultima giornata come un fallimento, ma io non la vedo affatto così: se dovessi farcela a rimanere in B piangerei di gioia. In fondo ci mancano quei quattro punti che ci avrebbero regalato più tranquillità. L’Ascoli ha una società seria che porta avanti i propri progetti e io, da ascolano, me la terrei ben stretta”. Il momento personale del capitano non è dei più facili: “Sento dire in giro che dovrei ritirarmi, da due anni ascolto cattiverie. Dispiace, ma fa parte del calcio e di questa piazza. Io sono soddisfatto del mio rendimento, a me interessa la stima dei compagni”. La salvezza passa per Bari, dove Giorgi è anche andato in gol: “Storie passate, so che domenica sarà durissima per noi. Il Bari era partito con altri obiettivi ma il campionato non è andato bene. Conosco Colantuono e credo che caricherà al massimo questa partita”. Infine Giorgi guarda anche avanti: “Ho ancora due anni di contratto e mi piacerebbe puntare a vincere. Vedremo come si imposterà la prossima stagione; tante cose sono migliorate rispetto al passato, altre no. Quest’anno si è puntato sulla valorizzazione del gruppo e la crescita dei ragazzi: tanti sono andati ben oltre le aspettative perché  disputare quarantadue gare per un giocatore che lo scorso anno era in Primavera non è facile. I giovani possono accusare queste situazioni se non ricevono l’appoggio di tutto l’ambiente”.

 
        

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