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IL BARI SUPERA L'ASCOLI 3-O E RINGRAZIA SERRA

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L’Ascoli interrompe la serie positiva di sei giornate al San Nicola di Bari. Finisce 3-0 ma i bianconeri hanno poco da rimproverarsi perché c’è stata tutta una serie di episodi contrari. A partire dall’infortunio di Padella per passare ad un’esagerata espulsione di Gigliotti e finire con due gol che sono praticamente due sfortunate autoreti.

La sorpresa di formazione c’è ed è pure grossa. Fiorin e Maresca fanno esordire direttamente in serie B, senza nemmeno passare per un ingresso dalla panchina, il ventenne centrocampista Samuele Parlati che va a coprire la fascia esterna sinistra d’attacco al posto di Santini per l’ormai classico 4-3-3. Rimangono in panchina Varela e D’Urso. Un centinaio i tifosi del Picchio nel settore ospiti. Un vento teso spinge sul campo nel primo tempo gli attacchi dei padroni di casa. Il Picchio in maglia arancione si fa vedere già al 4’ con un tiro-cross su cui Favilli in scivolata non arriva di poco. I bianconeri mantengono il comando delle azioni con giro palla a metà campo per poi affondare come col cross di poco alto di Parlati al 18’ e con un traversone di Mignanelli al 22’ che attraversa tutta l’area piccola senza che nessuno lo riesca a toccare. Meglio l’Ascoli finora che però perde Padella per infortunio al 24’: entra De Santis per una squadra sempre più giovane. I bianconeri insistono, sempre sulla sinistra, ma sul cross di Mignanelli è Favilli a sparare alto. La difesa del Picchio nel frattempo fa cadere un paio di volte gli attaccanti avversari in fuorigioco ma poi si fa bucare alle spalle da Floro Flores: l’attaccante davanti a Lanni è contrastato da De Santis e conclude malamente (30’). Al 35’ piove qualche fischio sul Bari che trova un regalo inaspettato nell’arbitro Serra che tira fuori un rosso esagerato per un fallo di Gigliotti a centrocampo (37’). Il difensore interviene da dietro cercando comunque il pallone: per nove direttori di gara sarebbe stata ammonizione. Bianconeri con un uomo in meno e difesa in emergenza senza i due centrali. La panchina corre ai ripari e inserisce Cinaglia per Clemenza: secondo cambio forzato. Per l’Ascoli finale del primo tempo e tutta la ripresa in dieci. Veramente un’espulsione pesante quella decisa da Serra, che condiziona l’intero incontro. Tre minuti di recupero completano la negativa direzione arbitrale. Fischi copiosi sul Bari, Ascoli invece da elogiare in blocco.

Il Bari fa entrare l’ex bianconero Ciccio Brienza. Al primo tiro la squadra di Grosso passa: Galano tenta il sinistro a giro, deviazione di un difensore bianconero, probabilmente Mogos, che alza la traiettoria fino all’incrocio (53’). Gara sempre più in salita per il Picchio. L’Ascoli reagisce con una mischia di Favilli poi Floro Flores si divora un gol colossale dopo un’indecisione di Cinaglia: a tu per tu con Lanni riesce nell’impresa di tirare fuori. Il raddoppio arriva al 58’: palla di Galano in mezzo e carambola fortunata fra De Santis e Improta. La palla rotola in rete. Anche la buona sorte aiuta il Bari con due gol sporchi trovati nella ripresa. Evidentemente non è giornata per il Picchio che si trova sotto per 2-0 quando in parità numerica aveva giocato meglio degli avversari.

Il Picchio recrimina per un intervento di Tello che aggancia Bianchi proiettato in area poi Lanni salva di piede su Floro Flores. L’ultima carta di Fiorin è l’ingresso di Rosseti al posto di Carpani. Al 73’ Floro Flores salta De Santis e siglia il 3-0. Poi ci pensa il portiere del Picchio a limitare il passivo. L’Ascoli non molla con un sinistro di Favilli deviato in Ascoli da Micai. Ma ci sarebbe piaciuto vedere come sarebbe finita undici contro undici…
        

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