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ANCHE LA B A PORTE CHIUSE FINO AL 3 APRILE, PER L'ASCOLI LA BEFFA CROTONE

ANCHE LA B A PORTE CHIUSE FINO AL 3 APRILE, PER L'ASCOLI LA BEFFA CROTONE

Il decreto governativo impone anche alla B stadi a porte chiuse fino al 3 aprile. Per l'Ascoli si potrebbe profilare una grossa beffa, salva doverosa deroga per la gara interna col Crotone. Le giornate interessate sono le seguenti:

28esima giornata: Cittadella - Pordenone, Empoli-Trapani, Frosinone-Cremonese, Perugia-Salernitana, Venezia-Crotone, Pisa-Livorno, Entella-Ascoli, Juve Stabia-Spezia, Benevento-Pescara, Chievo-Cosenza.

29esima giornata: Salernitana-Pisa, Pescara-Juve Stabia, Ascoli-Perugia, Trapani-Frosinone, Livorno-Cittadella, Crotone-Chievo, Spezia-Empoli, Cosenza-Virtus Entella, Cremonese-Benevento, Pordenone-Venezia.

30esima giornata: Chievo-Spezia, Empoli-Benevento, Entella-Salernitana, Pisa-Pescara, Cremonese-Cosenza, Juve Stabia-Livorno, Frosinone-Cittadella, Trapani-Pordenone, Venezia-Ascoli, Perugia-Crotone.

31esima giornata: in programma il 4 aprile ma è stato fissato un anticipo, proprio Ascoli-Crotone, per il 3 aprile. La gara dovrebbe disputarsi a solo tre ore dal termine di scadenza del decreto, alla 21 del 3 aprile. L'Ascoli potrebbe provare a chiedere una deroga di qualche ora che, ripetiamo, sarebbe doverosa.

IL DECRETO - Nell'articolo 1 delle disposizioni appena varate della presidenza del Consiglio dei Ministri, al punto b dell'art. 1 delle misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus Covid-19, le decisioni sono inequivocabili: “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure: sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.[…] Resta comunque consentito […] lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle 3 sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano”.
        

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