Dopo la matematica salvezza, conquistata con due giornate d’anticipo, l’Atletico Ascoli si prepara alla trasferta di Termoli in programma domenica prossima (ore 15). A parlare è Lorenzo Luzi, collaboratore tecnico alla sua sesta stagione con la società bianconera.
Luzi, rispetto alla scorsa stagione che sapore ha questa salvezza?
"La matematica arrivata con due giornate d’anticipo, proprio come lo scorso anno, ha sicuramente un sapore speciale. Il girone F di serie D è tra i più difficili a livello nazionale e, per il blasone delle piazze affrontate quest’anno, si è avvicinato moltissimo a un girone di serie C. Nonostante un periodo di difficoltà tra la fine del girone d’andata e l’inizio del ritorno, l’obiettivo della salvezza non è mai stato realmente in discussione. Come ha sottolineato il mister, rimane un po’ di amaro in bocca per quei punti lasciati per strada che, con un pizzico di fortuna e lucidità in più, avrebbero potuto aprirci la strada verso altri traguardi. Tuttavia due anni di crescita costante e due salvezze conquistate con anticipo sono una chiara dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta".
Bisogna onorare il campionato fine al termine. La trasferta di Termoli sarà ostica, come vi state preparando?
"Il nostro obiettivo in queste due gare è quello di chiudere bene la stagione, dando continuità agli ultimi risultati ottenuti e cercando di terminare nella migliore posizione di classifica possibile. Sappiamo che affronteremo un avversario agguerrito, che lotterà con tutte le forze per conquistare punti preziosi in chiave salvezza ma noi non saremo da meno, daremo il massimo per ottenere un risultato positivo".
E' all’Atletico ormai da diversi anni. Come cresce questa società fuori e dentro il campo?
"Questa è la mia sesta stagione con l’Atletico, in questi anni siamo passati dal campionato di Promozione alla Serie D grazie alla serietà, alla programmazione e alla lungimiranza della famiglia Giordani, sempre molto attenta a valorizzare le risorse del nostro territorio. I risultati conquistati sono il frutto del duro lavoro di tutte le componenti: negli anni la società è cresciuta non solo sul campo, ma anche a livello di organigramma dirigenziale e nelle figure tecniche, con un’attenzione costante al miglioramento e alla professionalità".