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LA PAROLA AL DOTTORE, CARLO CAPPELLI: "ANDATURA SPASTICA DEGLI ANZIANI"

LA PAROLA AL DOTTORE, CARLO CAPPELLI: "ANDATURA SPASTICA DEGLI ANZIANI"

Quante volte, studente di medicina, ho descritto nelle cartelle cliniche questa caratteristica deambulazione degli anziani. Si tratta di un’andatura a piccoli passi trascinati, un po’ incerta e traballante, spesso accompagnata dall’uso del bastone. Proust descrive questa andatura senile dicendo che è come se nelle scarpe si avesse una soletta di piombo  che appesantisce il passo e lo rende faticoso e difficile. E’ la manifestazione consueta dell’accumularsi nell’anziano di piccoli danni cerebrali da arteriosclerosi, con indebolimento o paresi di fasci muscolari degli arti inferiori. Mi sono accorto però, per esserne ormai anch’io affetto, che un’andatura simile è causata pure dall’artrosi dell’anca, cioè la degenerazione, fino alla completa scomparsa, della cartilagine che fodera la cavità del bacino (acetabolo) in cui ruota la testa del femore. Questo danno, in sé di limitata importanza, porta a contatto diretto le superfici ossee di femore e bacino con punte di dolore improvviso e cedimento dell’arto per riflesso antalgico. La stazione eretta si fa perciò difficile, con curvatura del corpo in avanti, e la deambulazione inceppata e incerta.

Naturalmente entrambe le cause possono entrare in gioco. Mentre per il danno da arteriosclerosi c’è poco da fare (e fondamentale rimane la prevenzione), per quello articolare ci sono rimedi più o meno efficaci, di tipo farmacologico, o fisioterapico, o da ultimo chirurgico. Ben adoperati, possono portare molto giovamento. La soluzione drastica, a cui si ricorre con sempre maggiore frequenza, è l’impianto di una protesi che sostituisce interamente l’articolazione danneggiata. Gli specialisti sono oggi in grado di modulare la terapia in base alla gravità e al tipo di danno messo in evidenza dalle indagini strumentali.

Dottor KAROL (Carlo CAPPELLI)



 
        

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