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LA PAROLA AL DOTTORE: "LA VITA IN FONDO E’ UNA FREGATURA, MA E’ VERO?"

LA PAROLA AL DOTTORE: "LA VITA IN FONDO E’ UNA FREGATURA, MA E’ VERO?"

L’abbiamo sentito dire tante volte. L’abbiamo ripetuto anche noi, quando eravamo un po’ giù di corda. E’ una questione fondamentale: i filosofi se ne sono occupati da quando si sono messi in testa di capire il mondo. E dunque la domanda è legittima. Veniamo all’esistenza senza che nessuno abbia richiesto il nostro parere; lasciamo scorrere un certo numero di anni – pochi o molti è lo stesso – e poi moriamo. Che senso ha? Tante pene, poche gioie, tanto darsi da fare... Perché?

La risposta più onesta sarebbe: il perché non lo sa nessuno. Ma pure avremo diritto a una conclusione che ci riveli il senso della nostra esistenza, o no? Vogliamo provarci?

Secondo me la domanda è posta male. Non dobbiamo cercare di giustificare perché siamo venuti al mondo, ma, più semplicemente, se questa nostra vita abbia un valore, qualunque esso sia, e quale è in sostanza. Di fronte a questa richiesta, secondo me, tutti devono rispondere che sì, essere vissuti è un grande privilegio. Non conta che cosa abbiamo realizzato, se abbiamo avuto dei figli oppure no, se siamo stati ricchi o poveri, importanti o insignificanti... Siamo VIVI! Questo è il miracolo.

Non è facile essere una creatura vivente. Occorre trovarsi in un corpo celeste come il pianeta Terra, in certe particolarissime situazioni, altrimenti non è possibile la vita. Venire al mondo, perciò, è già un mezzo miracolo. In più apparteniamo alla specie più fortunata, quella che ha dominato il pianeta. Vi pare poco? Abbiamo avuto il dono del pensiero, siamo capaci di comunicare tra di noi con un linguaggio che riesce ad esprimere tante cose. Ci riusciamo soltanto noi tra tutti i viventi del nostro pianeta.

Oggi sappiamo che il nostro Sole è una dei cento miliardi di stelle di cui è composta la nostra Galassia e che moltissime (forse tutte) possiedono pianeti intorno a loro. Ebbene, molti esperti cosmologi (quelli che studiano l’universo come un oggetto astronomico) dicono che lo sviluppo della vita come è avvenuto sulla Terra non è mica tanto semplice. Dicono poi che l’esistenza della vita intelligente (cioè noi) è un’assoluta rarità. Dicono che probabilmente siamo l’unica specie vivente con questa caratteristica in questa galassia.

E allora! D’accordo, ci sono miliardi di altre galassie più o meno come la nostra, e quindi miliardi di miliardi di stelle, ma essere unici a questo modo non è più raro ed esaltante che vincere la lotteria di Capodanno? E se vi sembra che la vostra vita sia poca cosa, riconoscete almeno che avrete passato il testimone alle generazioni che seguono e che la crescita culturale degli esseri umani è una realtà evidente e che dovrà qualcosa anche a voi, anche se poco, pochissimo. Nessuna vita è inutile e tutte, viste a questo modo, sono un grande successo.

dottor Karol (Carlo CAPPELLI)
        

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