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GIUSEPPE VICO, INCONTRO CON LA STORIA: "LA BATTAGLIA DI LEPANTO"

GIUSEPPE VICO, INCONTRO CON LA STORIA: "LA BATTAGLIA DI LEPANTO"

"Quel giorno a Lepanto ...." (di Giuseppe VICO)

Nel maggio del 1453 le armate del Sultano Mehmed II, superando  le difese di Costantinopoli, conquistano l'ultimo angolo dell'Impero Romano.  La fine della "seconda Roma"  innescava  una situazione  politica  delicatissima, foriera di un lungo conflitto. Ogni Sultano, nel rispetto di un'ancestrale tradizione,  deve  acquisire nuove terre e trionfare militarmente: il Mediterraneo e l'area  balcanica si trasformano così in un gigantesco campo di battaglia.

Intorno alla metà del XVI secolo tale pressione diventa parossistica ma, proprio al culmine delle offensive, la sconfitta subita a Malta e la costosissima vittoria conseguita a Cipro  rallentano vistosamente le avanzate degli Ottomani.  Sullo sfondo di un mondo che intanto è clamorosamente cambiato a causa delle scoperte geografiche e degli  imponenti canali commerciali ad esse collegati, l'Europa cristiana e l'Oriente mussulmano cercano la vittoria  risolutiva.

Nell'ambito di questo secolare confronto tra Oriente e Occidente, il 7 ottobre 1571, presso il Golfo di Patrasso, cinquecento navi da guerra si affrontano in una immane battaglia. Da una parte c’è la flotta dell’Impero ottomano, che da decenni serra l’Occidente in una stretta mortale; dall’altra le squadre navali di alcuni stati europei che, per l’occasione, hanno messo da parte le loro tensioni religiose e politiche unendosi in una "Lega".

Come la storia ci insegna, anche grazie al contributo delle truppe reclutate   nell'attuale Italia centrale,  la vittoria arriderà alle forze della "Lega Santa" caparbiamente voluta da Pio V.  Senza questo papa, che  pochi mesi prima di Lepanto  arriva a scomunicare la regina Elisabetta I d'Inghilterra, la storia avrebbe avuto un diverso svolgimento.

Di quello scontro, avvenuto una domenica di ottobre, gli storici hanno visioni eterogenee. Non arrivano vantaggi territoriali immediati, non si arresta il fenomeno degli attacchi alle coste, e Venezia, la potenza che più delle altre ha lottato e sofferto, tre anni dopo firmerà accordi con il "Turco" seguendo il suo istinto marinaresco e gli interessi commerciali. Tuttavia, per comprendere al meglio un evento di tale portata le considerazioni materiali non bastano.  Sull'onda dell'emotività e dell'orgoglio militare  la leggendaria  mischia di Lepanto verrà solennemente celebrata  in numerosi  festeggiamenti  pubblici, affreschi e stucchi prestigiosi, poesie e libri, medaglie e monumenti. Oggi, superando ogni problematica politica e religiosa,  è necessario chiedersi: cosa sarebbe accaduto se a vincere fossero stati gli altri  ?
        

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