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LA STORIA DI MONSAMPOLO "ALL'OMBRA DEL MAGGIOCIONDOLO" DI SCHIAVI (FOTOGALLERY)

LA STORIA DI MONSAMPOLO "ALL'OMBRA DEL MAGGIOCIONDOLO" DI SCHIAVI (FOTOGALLERY)

Rigore storico, accurata verifica delle fonti, ampia ricerca fotografica. Tutto questo, ma non solo, è la fatica letteraria del sessantasettenne ascolano Paolo Schiavi, ex medico legale, da sempre legato al paese di Monsampolo del Tronto di cui narra le vicende della prima guerra mondiale, la "Grande Guerra", ai cui caduti è dedicato il libro "All'ombra del maggiociondolo". Un titolo strano, non tanti sanno che il maggiociondolo è un piccolo albero originario dell’Europa coltivato nei parchi e giardini soprattutto del centro e Nord Italia. Conigli e cervi se ne possono cibare senza problemi e per questo è ritenuta in alcune regioni una pianta magica.

"Monsampolo -scrive Schiavi- ha contribuito alla Vittoria con ben 58 caduti. Per essi fu eretto un monumento recante i nomi e fu istituito un parco della Rimembranza con la piantagione di altrettanti pini, ognuno dei quali con una targhetta di porcellana con in nero il nome del caduto. In verità le piante originarie erano dei maggiociondoli che furono poi sostituiti da pini: ed ecco il titolo del volume".

Volume che si compone di tre parti: la prima in generale sulla prima Guerra Mondiale, la seconda relativa alle manifestazione che si vissero a Monsampolo dopo la fine del conflitto, la terza contiene le notizie biografiche dei caduti. "Un libro di non agevole lettura" ammette l'autore ma che trasuda dei grandi sacrifici sostenuti dalla gente del paese e che mai si potranno dimenticare.
        

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