Una vera e propria rinascita...
...lo afferma la direttrice dei Musei Sistini del
Piceno Paola Di Girolami nell’annunciare l’apertura della nuova sede del
Museo di Arte Sacra di Montedinove, l’Oratorio del Santo Rosario.
Fino allo scorso agosto, il Museo della Rete dei
Musei Sistini del Piceno era ospitato, insieme al Museo delle Tombe Picene,
nella chiesa di Santa Chiara, che però aveva subito il crollo di una parte
considerevole del soffitto a causa di alcune problematiche post terremoto. La
chiusura dell’intero edificio e dei musei annessi è stata l’inevitabile
conseguenza.
«La riapertura del Museo di Arte Sacra di
Montedinove – sottolinea la Di Girolami – rappresenta una Resurrezione in qualche modo. Ed era
anche importante aprire per Pasqua, in contemporanea con gli altri Musei
Sistini dislocati sul territorio, e restituire anche a questa comunità le sue
opere, di grande pregio artistico e indubbia testimonianza di fede.
Le opere
esposte provengono dalle tre
chiese di Montedinove ossia la
Chiesa di Santa Maria de Cellis, la Chiesa di San Lorenzo e la Chiesa di Santa
Chiara delle Clarisse dove appunto eravamo prima».
LA NUOVA SEDE - «L'Oratorio del Santo Rosario è un vero e proprio scrigno di bellezza il cui allestimento, curato dall’architetto Luca Schiavoni di Iesi,che metterà ben in luce tutte le opere esposte», commenta la direttrice affermando con orgoglio: «Montedinove si arricchisce così di un altro punto di notevole interesse.
Inoltre abbiamo voluto aumentare il
numero delle opere da mettere a disposizione della comunità e dei visitatori,
passando da 5 opere a più di 20».
LE OPERE DI MAGGIORE IMPORTANZA - Tra tutti manufatti esposti, spiccano il crocefisso ligneo del 1300
e una croce astile sulmonese, in argento e smalti traslucidi, sempre del 1300, da Masio di Ciccarello. E’ firmata, usanza
assai rara a quell’epoca.
Ancora la Di Girolami: «Ci sono poi le opere che abbiamo voluto far tornare
nell’Oratorio del Santo Rosario, come la scultura della Madonna del
Rosario, con il suo trono, realizzato da Sante Morelli, un grande scultore
dell'Ottocento.
Poi ancora, sono esposte suppellettili
ecclesiastiche, calici e due ostensori, uno dei quali risale al 1700 e
presenta, nella sua fattezza raffinatissima, straordinarie elaborazioni. Sarà
ben visibile la pala della Madonna del Rosario, di ambito del Bonfini, che
aveva lavorato moltissimo nel territorio, ed una bella tela di Giulio
Lazzarelli di San Severino.
Si tratta di una Madonna con il Bambino e
i Santi Francesco e Chiara. La pala era nella chiesa di Santa Chiara, ora di
proprietà comunale. E ancora, ci saranno altri
dipinti come due tele di Emidio Paci, ottocentesche, che raffigurano la Madonna
del Carmine con i Santi Stefano e Filippo Neri, ed un Cristo Risorto con i Santi Giovanni Battista
e San Giuseppe».
Paola Di Girolami ringrazia per la fattiva e piena collaborazione ricevuta dal parroco di Montedinove, padre Gabriele Lupi, e per quella del sindaco Antonio Del Duca, che saranno presenti all’inaugurazione insieme alla stessa direttrice ed al vescovo monsignor Gianpiero Palmieri.