Un pubblico di quasi seicento persone ha assistito sabato sera all’interno del teatro Ventidio Basso alla serata–evento Ascoli e il cinema, promossa da Confartigianato Imprese Macerata- Ascoli Piceno -Fermo per ricordare le pellicole più note girate nel capoluogo piceno.
Un appuntamento che ha acceso un
faro sul rapporto tra la Settima Arte e la Città delle Cento Torri.
Tra contributi, filmati, testimoniante e curiosità, sono stati protagonisti
stilisti, sarti e orafi dell’Associazione, che hanno abbinato a ciascuna
pellicola girata ad Ascoli Piceno la ricostruzione dei costumi dei personaggi
principali.
Così, hanno sfilato abiti tratti
dai film Alfredo Alfredo, I
delfini, Il grande Blek, L’ombra del giorno e Serafino - ma anche da alcune storie
d’amore indimenticabili come Love Story, Romeo & Giulietta, Titanic
e Il Cacciatore, accompagnati da immagini, coreografie, sonorità e
informazioni relative ai film ascolani. Gli artigiani, nel far rivivere sul
palco i fasti dei miti in celluloide, hanno ricreato inoltre l’iconico abito di
Rose di Titanic, oltre ad un raffinato outfit femminile concepito dalla
costumista Katia Mancini dedicato nelle fogge e nei decori ad Ascoli e alla
Quintana.
Una
scaletta nutrita che ha ospitato i virtuosismi vocali di Antonella Ruggiero, la
chitarra classica di Lorenzo Iacobini, la melodia di Carl Fanini, l’ugola di
Giorgia Cordoni, il temperamento lirico di Roberto Cruciani, la malinconia in
note del pianista Massimo De Angelis, la simpatia canora di Mirko Albanesi:
ognuno portatore di un pezzo importante di cinema in musica. E poi il tributo
al maestro Ennio Morricone da parte dell’Orchestra di Fiati di Offida diretta
dal maestro Eldo Zazzetti; i brani della colonna sonora del primo film del
regista Piccioni, presente all’evento con il critico Gino Scatasta, ricordati
da Gian Marco Carroccia: da “Un’avventura” a “Io vivrò (senza te)” sino a “Nel
cuore nell’anima”. E ancora, il valzer di Nino Rota tratto dal “Gattopardo” di
Luchino Visconti, ricreato per l’occasione dall’Accademia Danze Ottocentesche e
il premio consegnato al fotografo del cinema italiano Giuseppe Di Caro, da 18
anni obiettivo dei “David Di Donatello”. Il tutto impreziosito dal corpo di
ballo “Luci sulla Danza” e le coreografie di Lucilla Seghetti.
“Il
cinema è un’arte particolarmente significativa per il mondo della moda – le
parole di Francesca Bracalenti e Natascia Troli, Presidente Interprovinciale
dei Sarti e Vicepresidente Interprovinciale Confartigianato -. Il Grande
Schermo immortala da sempre gli usi ma anche i costumi di ogni epoca,
rendendoli eterni. Durante la magnifica serata del Ventidio Basso, abbiamo
avuto l’occasione di ripercorrere alcune delle tappe salienti della storia
della Settima Arte e abbiamo visto quanto le bellezze scenografiche di Ascoli
Piceno abbiano ispirato i costumisti del cinema”.
Gli
stilisti che hanno partecipato sono: Marta “Jane” Alesiani; Francesca
Bracalenti (Dolcevita Designer), Roberto Bruni (Deon Collection), Carla Eusebi,
Paolo Lambertucci (Sartoria Sammarco), Ivana Maiolati, Catia Mancini, Giovanna
Nicolai, Pelletteria Valentino Orlandi e Maglificio Pamira. Le
realizzazioni orafe sono di Massimo Ripa e Giuseppe Verdenelli,
che hanno impreziosito i costumi con le loro creazioni originali. Un ringraziamento
anche a Maria Rita Guerrieri che ha curato il look del conduttore
Filippo Ferretti e AP EVENTS per l’animazione social durante lo spettacolo.
La manifestazione, resa possibile dalla collaborazione intessuta con Bim Tronto, l’Arengo, la Regione e la Camera di Commercio, ha ottenuto il contributo del Ministero alla Cultura.