Più di 20000 persone presenti ai 24 concerti e spettacoli
Festival dell’Appennino 2024: si chiude un’edizione straordinaria vincente più di 8000 camminatori alla scoperta dell’entroterra dell’Appennino centrale e più di 20000 persone presenti ai 24 concerti e spettacoli
Un’esperienza immersiva
che ha permesso di valorizzare le aree interne e favorire la coesione sociale
nelle comunità dell’Italia Centrale
Dopo 3
mesi di appuntamenti si chiude il Festival dell’Appennino 2024 inclusivo di
natura, un’edizione straordinaria vincente promossa dal Commissario
straordinario Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016 Guido Castelli e dai quattro Bim coinvolti Bim Tronto, Bim
Vomano-Tordino Teramo, Bim Nera-Velino Rieti, Bim Nera Velino Cascia che ha
portato più di 8000 camminatori a scoprire l’entroterra dell’Appennino centrale
e i diversi borghi con le loro eccellenze artistiche, culturali ed
enogastronomiche, attraversando quattro regioni Abruzzo, Marche, Lazio e
Umbria.
Un’avventura iniziata il 2 giugno ad
Abetito di Montegallo con la straordinaria voce e musica di Raphael Gualazzi
con una vista spettacolare con lo sfondo del Monte Vettore e del parco dei
Monti Sibillini, che si è chiusa l’8 settembre a Fleno di Acquasanta Terme con
il concerto di Chiara Galiazzo con vista sul panorama del Parco dei Monti della
Laga e del Gran Sasso. In 24 appuntamenti tra giugno, luglio, agosto e inizio
settembre abbiamo percorso a piedi 200 km dell’entroterra dell’Italia Centrale,
arrivando a balconi naturali su panorami del Parco dei Monti della Laga e del
Gran Sasso e del Parco dei Monti Sibillini, attraversando tratti del
comprensorio dei Monti Gemelli.
Questa quindicesima edizione ha visto
coinvolti 23 comuni dell’area sisma 2016 in una manifestazione turistica,
culturale, esperienziale e del benessere che ha portato più di 20000
partecipanti ai diversi eventi, spettacoli e concerti nell’entroterra. Si sono
alternati sui palchi del Festival dell’Appennino i concerti di: Raphael
Gualazzi con la sua orchestra, Marina Rei, Ghemon, Filippo Graziani, Chiara
Galiazzo, Elisa Di Eusanio Club 27, l’Orchestra Popolare del Saltarello, Naomi
Berrill Trio, Piceno Pop Chorus, Giovanni Vitelli Avalon Enchant Ensemble, i
Pupazzi, Burro e Salvia, Amico Fragile Band, Liberatori e Musici, Riccardo Tesi
Elastic Trio, Piceno Brass, Mabò Band. Siamo rimasti incantati davanti agli
spettacoli della Compagnia dei Folli e della Compagnia Nando e Maila, abbiamo
riso con il Petò Show 2024 e li Matti de Montecò, ci siamo commossi con
Domenico Turchi e i suoi racconti di Vallonia, Alexandra Filotei ha portato per
la prima volta la sua storia di rinascita a Pescara del Tronto, abbiamo
viaggiato nella storia con Davide Riondino e Paola Giorgi con Cesare Catà, attraversato le montagne con i racconti di Massimiliano Ossini,
Vanessa Dezi nella cornice di Fiume ci ha incantato con il suo spettacolo.
“Non posso che cominciare dai
ringraziamenti nei confronti di tutti coloro i quali hanno reso possibile il
successo di questa edizione rinnovata e ‘allargata’ del Festival
dell’Appennino, a partire dai quattro Bim con cui ho avuto il piacere di
collaborare - afferma il Commissario al sisma 2016 Guido Castelli -.
Sono tante le istituzioni, gli artisti, le comunità e i semplici cittadini che
hanno dato vita alla manifestazione, animandola in ogni sua tappa. Soprattutto,
mi fa piacere che si sia creata una bella opportunità per unire nel corso di
tutta l’estate, nel segno della natura e della cultura, realtà diverse ma che
fanno tutte parte della grande comunità dell’Appennino centrale. La
condivisione, il percorso da compiere tutti insieme, è la chiave per la rinascita
dei nostri territori e il Festival dell’Appennino si è dimostrato un’interessante
strumento di promozione territoriale, di valorizzazione dei cammini che
attraversano i nostri borghi e l’occasione per mettere in pratica il principio
della rigenerazione sociale ed economica. Mentre il cambio di passo nella
ricostruzione si va ormai consolidando, abbiamo il dovere, contemporaneamente, di
creare le condizioni per un nuovo futuro. Sono certo che il Festival saprà affermarsi
e sorprenderci con la sua specificità anche l’anno prossimo e in quelli a
venire”.
“Si chiude un’edizione straordinaria
vincente del Festival dell’Appennino- dichiara
il Presidente Bim Tronto Luigi
Contisciani- frutto di un lavoro sinergico che ha visto per la prima volta
insieme diversi enti territoriali al fine di valorizzare il patrimonio
dell’Appennino centrale. Abbiamo esportato una manifestazione al di fuori dei
suoi confini, quello che era una visione nel 2011 si è concretizzata e il
ritorno in termini numerici ci ha premiato. Questa estate tanti turisti si sono
appassionati al Festival e hanno scelto di soggiornare per alcuni giorni
nell’entroterra. Nel Piceno il Festival ha confermato il successo di pubblico
delle passate edizioni per le nuove regioni è stata una novità accolta con
grande entusiasmo, che crescerà sicuramente di anno in anno. Questo successo è
il frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto tanti collaboratori al
lavoro coordinati dalla sapiente guida del direttore artistico Carlo Lanciotti.
Siamo già al lavoro sull’edizione del 2025 che sarà sorprendente.”
Festival dell’Appennino 2024, inclusivo di natura
Il Festival è promosso da Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 e Bim Tronto, con la collaborazione di Bim Vomano-Tordino Teramo, Bim Nera-Velino Cascia e Bim Nera-Velino Rieti, Regione Marche, Regione Umbria, Regione Abruzzo, Regione Lazio, Camera di Commercio delle Marche, Camera di Commercio dell’Umbria, Camere di Commercio Gran Sasso d’Italia, Camera di Commercio Rieti-Viterbo, in sinergia con i 22 Comuni dell’Appennino centrale, partner dell’evento, Accumoli, Acquasanta Terme, Amatrice, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Civitella del Tronto, Colledara, Comunanza, Esanatoglia, Force, Leonessa, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Norcia, Pieve Torina, Rieti, Roccafluvione, Rotella, Sant’Anatolia di Narco, Torricella sicura, Ussita, Venarotta, con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Appennino up e Mete Picene.