la bellezza della vita che nasce, organizzata dalla Conferenza Episcopale Marchigiana in collaborazione con la Regione Marche.
Il giorno 17 luglio alle ore 18,00 presso il Museo Sistino di arte sacra di Comunanza presso il Palazzo Pascali in via G. Rossini, 2 verrà inaugurata la mostra dal titolo ‘Immagini di Maternità. La bellezza della vita che nasce’ organizzata dalla Conferenza Episcopale Marchigiana in collaborazione con la Regione Marche.
I luoghi scelti per questa mostra, che rappresenta un vero ‘museo diffuso’, sono quelli messi a disposizione dalle 13 diocesi marchigiane nei quali ogni diocesi espone un numero di 3 opere relative al tema.
La mostra, camminando sulle indicazioni del Giubileo, si propone di studiare le immagini di maternità e la bellezza della vita che nasce, mettendo in luce grandi tematiche che incrociano temi teologici e catechetici portanti della fede cristiana, di cui l’arte si è fatta annuncio. La parola di Dio si incarna e si fa annuncio attraverso l’iconografia della Madonna con Bambino presente nelle opere d’arte. Le opere sono incentrate sulla vita della Vergine Maria. Essere Madre vuol dire essere ancor prima figlia (Natività della Madonna): una madre può donare la vita perché a sua volta l’ha ricevuta rinnovando il mistero radicale della nostra esistenza, dono di Dio.
La Diocesi di San Benedetto del Tronto Ripatransone Montalto ha scelto di esporre al Museo Sistino di Comunanza le sue tre opere raffiguranti i seguenti soggetti:
La Madonna della Carità
Opera di Sergio Tapia Radic (1938-2024), realizzata nel 2008.
Bassorilievo, gesso dipinto, cm 110x63
Provenienza: Museo sistino di Ripatransone
Natività della Madonna
Opera di Ubaldo Ricci (Fermo, 1669-1731), attr.
Olio su tela, 69,5x57 fine sec. XVII inizio XVIII
Provenienza: Museo sistino di Ripatransone
Educazione della Vergine
Opera di Ubaldo Ricci (Fermo, 1669-1731), attr.
Olio su tela, cm 74x63, 1740-1760
Provenienza: Grottammare, Museo sistino di Grottammare
E’ stata scelta la sede di Comunanza in quanto si trova in un territorio più difficoltoso per la fruizione delle opere e quindi convogliare in uno stesso luogo più eventi e situazioni come quello di una mostra, insieme alle aperture ordinarie, rappresenta un momento di riflessione e di incontro per tutto il territorio.
La mostra è stata realizzata in occasione del Giubileo e ha rappresentato una fattiva collaborazione tra le diocesi marchigiane dando vita a quello che si può chiamare un museo diffuso di cui i musei sistini ne sono una testimonianza ultra ventennale.