Ascolto e solidarietà con gli operatori balneari di fronte all'incertezza che investe il settore
- Concessioni e direttiva Bolkenstein. Partecipata Assemblea ieri a San Benedetto del Tronto
- Quasi 30 titolari di stabilimenti della Riviera all’incontro con
l’imprenditrice e candidata alle Elezioni Europee, Graziella Ciriaci
- Ascolto e solidarietà con gli operatori balneari di fronte all'incertezza che
investe il settore
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un incontro carico di aspettative e speranza si è svolto presso lo stabilimento Stella Marina di San Benedetto del Tronto, dove quasi 30 titolari di stabilimenti balneari della
Riviera Adriatica si sono riuniti
sotto l'organizzazione del presidente dell'associazione di categoria Itb
Italia, Giuseppe Ricci. Al centro di questa riunione, l'arduo tema della
direttiva "Bolkenstein" ha attirato l'attenzione e la partecipazione
della candidata per il Centro Italia alle elezioni europee, Graziella Ciriaci,
che si presenta nelle liste di Forza Italia. Un'ondata di preoccupazione tra
gli operatori del settore, i quali stanno affrontando con ansia la recente
sentenza del Consiglio di Stato. Questa sentenza ha confermato la scadenza
delle concessioni demaniali dei balneari, con l’obbligo per i Comuni di
revocare le proroghe concesse ed avviare immediatamente procedure di gara.
Senza un intervento ulteriore le concessioni sarebbero quindi già tecnicamente
scadute. Uno scenario che desta incertezza e confusione quando ormai la stagione
balneare è pronta a partire.
Il presidente nazionale di Itb Italia, Giuseppe Ricci, ha sollecitato i
politici ad individuare soluzioni immediate per questa complessa situazione.
Un'importante risposta è giunta dall'imprenditrice marchigiana Graziella Ciriaci,
che ha accolto sin da subito l’appello per ascoltare con impegno le
problematiche emerse durante l'incontro e farsi portavoce delle istanze dei
lavoratori del settore. Ad ogni racconto degli operatori è stata prestata la
massima attenzione: tutti hanno evidenziato la crescente preoccupazione non
solo per il futuro della categoria, bensì per l'imminente apertura della
stagione balneare, per le assunzioni di personale da effettuare e per la
gestione complessiva degli stabilimenti che non può più attendere un giorno.
"Sono un'imprenditrice anch'io e quotidianamente affronto simili sfide
nella mia azienda. Comprendo appieno le paure degli operatori che hanno
investito tanto nel loro territorio migliorandone l’immagine. È fondamentale
individuare rapidamente una soluzione per porre fine a questo clima di
incertezza, che minaccia un settore cruciale. La nostra regione dipende
ampiamente dall'afflusso turistico, come avviene per altre regioni toccate dal
mare, con attività che danno lavoro a migliaia di persone e stabilità economica
alle loro famiglie assicurando, nel contempo, anche la tutela e la tradizione
del proprio Made in Italy sia tavola che nell’ospitalità famosi oggi in tutto
il mondo", ha dichiarato Ciriaci nel suo intervento.
Durante l'assemblea, l'imprenditrice candidata nelle liste di Forza Italia, ha
anche avuto un colloquio telefonico con un legale competente in materia che sta
seguendo da vicino la complessa vicenda per conto dei balneari, anticipando un
prossimo pronunciamento fissato per il 7 maggio, da cui potrebbero emergere
importanti novità per gli operatori. La Ciriaci, solidale con chi vive le
difficoltà di questo momento, ha ascoltato con attenzione le richieste urgenti
e ha annunciato che si adopererà per un supporto concreto ed efficace che
individui possibili strategie risolutive.
"Uniti si può", ha ribadito l'imprenditrice, dopo due intense ore di racconti e confronto con i titolari degli stabilimenti che hanno lanciato l’allarme per la categoria.
"Il rischio di vedere gli stabilimenti balneari chiusi quest'estate è concreto, se le cose dovessero rimanere così", ha affermato il presidente di Itb Italia, Giuseppe Ricci e aggiunge. "Tuttavia, esistono strumenti normativi che possono ancora darci una mano. La partita non è ancora chiusa. Con il recente pronunciamento del Consiglio di Stato, gli addetti al settore sono pervasi da timori, poiché ogni aspetto viene nuovamente messo in discussione, lasciando incerti anche coloro che erano pronti ad aprire gli chalet lungo la costa. - chiude Giuseppe Ricci nel suo intervento - Vivere nell'incertezza quotidiana non è sostenibile. Noi di certo non molliamo”.