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ASCOLI, SIMONE MARIANI: "SENZA PROROGHE INVESTIMENTI A RISCHIO IN AREA SISMA"

ASCOLI, SIMONE MARIANI: "SENZA PROROGHE INVESTIMENTI A RISCHIO IN AREA SISMA"

CREDITO D'IMPOSTA E CONTRIBUTI PER NUOVI INVESTIMENTI: INDISPENSABILI LE PROROGHE PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO COLPITO DAL SISMA.

E' fortissima la preoccupazione degli operatori economici per la vicenda del credito d'imposta per i nuovi investimenti nell'area del cratere sismico che è ancora in attesa del via libera da parte della Commissione Europea.

Le imprese, infatti, malgrado il Legislatore abbia prorogato l'agevolazione fino al 31 dicembre 2021, non possono fare affidamento all'importantissimo incentivo nazionale, in mancanza di un esplicito assenso da parte di Bruxelles che peraltro dovrà specificare l'ambito temporale di validità della misura.

L'attuale blocco è anche fotografato dall'impossibilità tecnica di trasmettere telematicamente le domande di accesso ai benefici all'Agenzia delle Entrate.

"La situazione è di assoluta incertezza e di completo stallo con i nostri imprenditori costretti a rinviare i programmi d'investimento nelle more dell'indispensabile decisione europea" - esordisce Simone Mariani.

"Il tempo stringe, il 31 dicembre è alle porte, e l'assenza del placet della Commissione Europea rischia di vanificare completamente l'efficacia della proroga stabilita dalla Legge di conversione del

Decreto Legge c.d. Sostegni bis. Ecco perché ritengo quanto mai necessario ed urgente che il Governo e il Parlamento, in occasione dei prossimi imminenti provvedimenti di natura legislativa, a partire dalla Legge di Bilancio 2022, prevedano l'estensione temporale per un altro anno del credito d'imposta nelle aree colpite dal terremoto. Peraltro in questa maniera si uniformerebbe l'operatività dell'agevolazione fiscale per il cratere sismico con quella già prevista per il Mezzogiorno fino al 31 dicembre 2022".

“Il credito d'imposta - continua Simone Mariani - è uno strumento formidabile molto apprezzato dalle imprese in grado di fare davvero la differenza e di incidere in maniera significativa sullo sviluppo del territorio. Un'agevolazione automatica di grande impatto capace di favorire concretamente la realizzazione di nuovi investimenti produttivi nelle aree colpite dal terremoto, oggi caratterizzate da un grave deficit di attrattività e a rischio desertificazione, economica e sociale. Non è tollerabile essere arrivati a pochi giorni dalla scadenza dell'agevolazione senza l'ok dell'Europa. Qualcosa non ha funzionato sull'asse Roma - Bruxelles. Si stanno penalizzando pesantemente le imprese ed è necessario porre subito rimedio prorogando l'incentivo almeno fino al 31 dicembre 2022. E' una questione di correttezza e lealtà nei confronti dei nostri imprenditori".

"C'è poi un'altra questione - afferma Simone Mariani - di vitale importanza che riguarda le imprese ed in particolare quelle beneficiarie dei contributi a fondo perduto previsti dall'articolo 20,  comma 2, del Decreto Legge n. 189/2016 che effettuano nuovi investimenti produttivi nei Comuni colpiti dal sisma. Il Decreto ministeriale - attuativo della misura - stabilisce l'obbligatorietà, pena la revoca delle agevolazioni concesse, di concludere l’investimento entro il termine perentorio di 18 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria più una proroga che non può superare i 3 mesi. E' evidente che in un contesto come quello attuale che sconta ancora enormi difficoltà operative ed organizzative derivanti dall'emergenza sanitaria, purtroppo ancora in atto, molte imprese sono impossibilitate a portare a termine tutti gli acquisti programmati.  Per questo auspico che il Ministero dello Sviluppo Economico estenda il periodo di conclusione degli investimenti portandolo ad almeno 36 mesi al fine di consentire alle imprese di completare tutti gli investimenti previsti. Sarebbe davvero un peccato stoppare progetti che possono contribuire al rilancio del nostro territorio".
        

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