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DISOCCUPATI PICENI, LE CONTRADDIZIONI ECONOMICHE E SOCIALI IN ITALIA

DISOCCUPATI PICENI, LE CONTRADDIZIONI ECONOMICHE E SOCIALI IN ITALIA

Disoccupati Piceni: <Italia, Paese meraviglioso, dalle mille contraddizioni economiche-sociali..
Un paese che garantisce stipendi milionari per alcuni giovani fortunati che rinccorrono
faticosamente un pallone, mentre altri milioni di giovani sono costretti ad essere precari a vita con
stipendi al limite della povertà. Senza tralasciare i molti fortunati baby-pensionati che continuano a
lavorare, e contemporaneamente le tante persone in età da pensione costrette a lavorare per
sopravvivere. Ancora si finge di non capire, è peggio, non si vuole rimuovere le vere cause
che attribuiscono alla nostra Nazione “il più basso tasso di natalità dell'Unione”.
La cronaca è piena di episodi che evidenziano queste drammatiche differenze economichesociali.
“Tutti cantiamo lo stesso inno”, ma da una parte abbiamo i super-protetti, che possono
durante l'orario di lavoro, allontanarsi per la spesa e persino fare una corsetta anti-stress. Ovviamente
oltre allo stipendio fisso, e diversi bonus, questi lavoratori hanno anche diritto ai premi performance
da migliaia di euro. Dall'altra parte, invece ci sono gli invisibili che dopo avere lavorato sempre
con il massimo impegno per oltre 30 anni, ricevono una mail oppure un semplice sms con l'
annuncio del licenziamento, “ecco come usiamo i vantaggi dell'era del digitale”.
Una sola bandiera, “ma tante sono le ragioni che ci dividono”. Perché queste differenze sui
diritti e le tutele? Ci domandiamo perché le parti sociali e i nostri parlamentari, non si accorgono di
queste disuguaglianze? Perché si continuano ad elargire milioni di euro senza pretendere un minimo
di sicurezza sul lavoro? Tutti cantiamo lo stesso inno di Mameli, ma alcuni purtroppo e sono
centinaia, ogni anno, non torneranno più a casa, vittime per pochi euro risparmiati sulla sicurezza.
“L'Italia s'è desta, dovremmo essere come fratelli, con gli stessi diritti”, ma ancora
persistono innumerevoli contrapposizioni tra i quasi schiavi privi di tutele e i privilegiati che hanno
tutto e di più.>
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