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LEGGE DI STABILITA' ULTERIORI TAGLI AI COMUNI MARCHIGIANI ED ALLE PROVINCE

LEGGE DI STABILITA' ULTERIORI TAGLI AI COMUNI MARCHIGIANI ED ALLE PROVINCE

La legge di stabilità prevede tagli aggiuntivi per 1,2 miliardi che si aggiungono ai tagli già calendarizzati per il 2015 dal DL 95/2012 (100 milioni) e dal DL 66/2014 (188 milioni).
Il rischio serio è quello di vanificare ogni possibile effetto positivo che potrebbe derivare dall’allentamento del patto di stabilità, che, per l'appunto, potrebbe diventare un’operazione a saldo zero.

A partire dal 1° gennaio 2015, poi, un taglio di 1,5 miliardi riguarderà le Province. Un miliardo e mezzo che il governo si appresta a tagliare alle province (un miliardo con la legge di stabilità 2015 a cui si aggiungono 510 milioni di riduzioni di beni e servizi imposte dal decreto Irpef 2014).

Tra due anni le Province non avranno più un euro in cassa per garantire i servizi ai cittadini. I tagli programmati dal governo di Matteo Renzi fino al 2017, che si sommano a quelli già iniziati con la spending review di Mario Monti, porteranno a zero il budget a disposizione delle Province al netto delle spese incomprimibili (personale e mutui).

Si corre il pericolo di un collasso complessivo del sistema con immediate ricadute sui cittadini a cui non sarà più possibile assicurare i servizi essenziali, la minima tenuta della sicurezza delle strade, la gestione e manutenzione delle scuole, le opere strutturali contro il disastro ambientale.
Questi i tagli previsti dalla Legge di stabilità 2015 sui capoluoghi di provincia delle Marche che si sommano a quelli già programmati:




























Comune



Tagli aggiuntivi legge stabilità 2015



Ascoli Piceno



1.292.185



Macerata



1.031.567



Pesaro



2.545.959



Ancona



2.753.044



Fermo



823.256



Inoltre, diminuisce significativamente il numero dei dipendenti e cresce l'età media. Nelle Marche i dipendenti comunali al netto dei dirigenti e dei segretari comunali, sono 10.316 distribuiti in 236 comuni marchigiani. I dirigenti comunali sono 132, i segretari comunali 105.
A fronte di una media nazionale di 7,12 ogni 1.000 abitanti il numero dei dipendenti comunali per 1.000 abitanti nelle Marche è pari al 6,68. Negli ultimi 6 anni il numero dei dipendenti comunali ha subito una progressiva e sensibile riduzione. Rispetto al 2007 la variazione percentuale si attesta a meno 9,7%.

L’età media dei dipendenti comunali a tempo indeterminato è di 50 anni.
Serve un reale turn - over generazionale con l'ingresso di giovani per portare innovazione, velocità, cambiamento organizzativo in un welfare locale disegnato sui bisogni e finalizzato allo sviluppo. Allo stesso tempo occorrono percorsi reali per dare certezza ai lavoratori precari a partire dai lavoratori delle provincie.

Il prossimo 8 novembre saremo in piazza a Roma, tutti insieme CGIL CISL UIL  per sfidare il Governo degli illusionismi e delle divisioni, per chiedere una vera riforma delle Pubblica amministrazione e per rivendicare il diritto al contratto nazionale di lavoro.

 

Segretario Generale FP CGIL Marche - Alessandro Pertoldi
        

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