Pur in un contesto complicato e caratterizzato da scenari incerti, la Banca del Piceno dimostra come interpretare il ruolo di banca moderna ed attenta alle esigenze del territorio. La performance di crescita dell’istituto di credito piceno permette all’azienda di essere oggi, più di ieri, il punto di riferimento del territorio in cui opera.
La Banca raggiunge indicatori che contribuiscono a definirla sana, solida, prudente e aggregante all’interno del sistema del Credito Cooperativo Iccrea. “Crediamo da sempre nel valore del nostro territorio – afferma il presidente Mariano Cesari – e negli anni siamo stati impegnati a sostenerlo, guidati dall’idea di favorire lo sviluppo economico delle aziende e il benessere della nostra gente”.
I dati di bilancio e i principali indicatori economici lo confermano.
A fine 2021 la Banca ha raggiunto un livello di solidità mai visto in precedenza. L’indicatore CET1 che lo certifica è arrivato a toccare il 22,65% mentre il Texas Ratio (che è dato dal rapporto tra i crediti deteriorati netti in rapporto al patrimonio netto) è sceso al 6,94%; un valore di gran lunga più basso della media del sistema bancario nazionale. In parole semplici parliamo di una Banca sana in grado di far fronte a eventuali perdite che tali crediti deteriorati possano generare nel tempo.
Anche il dato relativo al NPL Ratio (il rapporto tra crediti deteriorati e totale degli impieghi verso la clientela) oggi sceso a 2,39%,conferma come la Banca sia davvero attenta alla qualità del credito concesso e si attesti, anche qui, a valori di gran lunga migliori della media del sistema.
L’esercizio 2021 si chiude dunque con un utile netto di € 1.155.000 raggiunto mantenendo un livello di rischio molto basso. Un risultato e una gestione che tiene quindi conto delle indicazioni fornite dalla Capogruppo Iccrea, per perseguire l’obiettivo di rendere le aziende di Credito Cooperativo sempre più forti e in grado di affrontare qualsiasi crisi finanziaria internazionale, come ad esempio quella generata dalla recente pandemia.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti – ha proseguito il presidente Mariano Cesari – e di questo ringrazio il Consiglio di Amministrazione, la direzione generale e tutti i nostri collaboratori. Il giudizio pervenuto dalla Capogruppo Iccrea lo scorso 8 Aprile, che assegna alla Banca il RATING A (il massimo conseguibile) certifica ulteriormente la bontà della gestione e ci colloca quindi come istituto aggregante”.
La Banca del Piceno opera oggi su di un vasto territorio che va da Macerata fino a Giulianova. Complessivamente serve 79 comunie ha una struttura retail fatta di 29 sportelli. I clienti hanno superato la quota complessiva di 45.000 unità e la base sociale è composta da 6.000 Soci. Rappresenta la più grande Bcc tra quelle presenti nei territori di Marche, Abruzzo e Molise.
I depositi raccolti nelle aree di competenza crescono toccando quota 1 Miliardo e 60 Milioni e gli impieghi nel territorio stesso toccano oggi quota 628 Milioni. Solo nel 2021 sono stati erogati 109 Milioni di prestiti a medio lungo termine. La Banca gestisce inoltre gli investimenti in risparmio qualificato della propria clientela per ben 240 Milioni.
Anche ne corso del 2021, la Banca del Piceno conferma la sua importante funzione mutualistica.
Nel corso dell’anno sono stati erogati contributi ad associazioni operanti nel territorio per 83 Mila Euro, mentre 57 mila Euro sono andati ai figli dei Soci in qualità di premi di studio.
Tra le altre iniziative è stata confermata e rafforzata la collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche rinnovando, tra le altre, anche il supporto all’iniziativa Campus World che si concretizza nel dare la possibilità ai ragazzi del piceno di fare esperienze di lavoro all’estero. Segnali di una significativa sostenibilità sociale.
Dal pomeriggio di giovedì 14 Aprile il bilancio della Banca è a disposizione dei Soci e verrà presentato per l’approvazione all’assemblea annuale, che sulla base della circolare di Iccrea pervenuta a febbraio, a causa delle conseguenze dell’emergenza sanitaria Covid-19, si svolgerà con il ricorso alla figura del rappresentante designato, con la formula già attuata nel 2020 e 2021. Le indicazioni pervenute da Iccrea non permettono quindi la tenuta dell’assemblea in presenza e un contatto diretto con i Soci.
“Abbiamo potuto tenere una convention di dipendenti – prosegue Cesari – in quanto la consistenza delle presenze era ben definita nei numeri. L’organizzazione dell’assemblea dei soci è più complessa, poichè i Soci partecipanti potenzialmente potrebbero variare tra uno e seimila; in tal caso organizzare i distanziamenti sarebbe pressoché impossibile. Tutti i nostri Soci sanno bene che sono disponibile all’ascolto per raccogliere suggerimenti, consigli e critiche. Credo fermamente nel dialogo costruttivo, in grado di contribuire al miglioramento della nostra Banca, da parte di persone che vogliono il bene della nostra azienda di credito.
Sarò invece - precisa il presidente Cesari - molto diffidente nei confronti di tutti coloro che in passato hanno arrecato, in qualunque forma, danni consistenti alla Banca del Piceno, mettendo a rischio lo stesso equilibrio patrimoniale, economico e finanziario dell’Istituto”.
Il Presidente coglie infine l’occasione per augurare a tutti i Soci della Banca del Piceno di trascorrere una serena Pasqua tra l’affetto dei propri familiari.