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HAEMONETICS, IL GIUDICE DEL LAVORO RIGETTA LA RICHIESTA DEI LAVORATORI

HAEMONETICS, IL GIUDICE DEL LAVORO RIGETTA LA RICHIESTA DEI LAVORATORI

IL TRIBUNALE DI ASCOLI PICENO ED I DIRITTI DEI LAVORATORI

IL LUNGO CONTENZIOSO HAEMONETICS


FERMA DETERMINAZIONE DEI LAVORATORI AD IMPUGNARE LE SENTENZE ED AVERE GIUSTIZIA

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Ascoli Piceno è stato avaro nel riconoscimento, in sede giuridica, delle rivendicazioni che i lavoratori hanno avanzato nei confronti della HAEMONETICS. L’ultima decisione, in ordine cronologico, presa dal Giudice del Lavoro è stata il rigetto della richiesta di applicazione ai lavoratori HAEMONETICS del contratto della Chimica Farmaceutica in luogo di quello Metalmeccanico, palesemente anomalo alla produzione specifica di sacche per sangue in procedura incontaminata ed in ambienti asettici.

Le sentenze vanno rispettate; sicuramente sono criticabili e certamente appellabili per essere riformate.

Questo quadro giuridico mette a nudo con risvolti criticamente significativi i rapporti HAEMONETICS/Diritti dei Lavoratori/Giustizia. Emerge l’amaro di uno spaccato del Tribunale di Ascoli Piceno declinato in salsa “Aziendale”; non è una soggettiva sensazione, ma sembra essere una lucida fotografia dell’esistente.

La sentenza del Giudice del Lavoro di lunedì 22/02/2016 contro i lavoratori che concede “libertà di scelta” alla HAEMONETICS di applicare il contratto a lei più conveniente, sposta la bilancia della Giustizia dalla parte del più forte e contro il più debole.

Che la HAEMONETICS, la si sia lasciata chiudere l’unico sito produttivo in Italia e che addirittura la si consideri non censurabile giuridicamente , sulle modalità del suo disinvolto operare del passato, è una grave lesione dei diritti dei lavoratori, vittime di inique furbizie in cerca di riparazione.

La UGL ribadisce fiducia nella Magistratura e nel complesso dell’Ordine Giudiziario; per questo i lavoratori HAEMONETICS impugneranno la sentenza e chiederanno in appello, ad altri Giudici, una opportuna revisione della stessa.

Il Presidio davanti la fabbrica ha avuto inizio il 18 ottobre 2013. Oggi, dopo oltre due anni, dopo 850 giorni di presidio permanente, i lavoratori continuano la loro mobilitazione; sicuramente una mobilitazione che per i caratteri di tempo e di continuità ha un aspetto epocale.

Non demordono; un esempio di veri combattenti per il lavoro, la dignità e la Giustizia.

SEGRETERIA PROVINCIALE  UGL
        

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