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DISOCCUPATI PICENI: "MANOVRA, NESSUNA MODIFICA AL JOB ACT"

DISOCCUPATI PICENI: "MANOVRA, NESSUNA MODIFICA AL JOB ACT"

Disoccupati Piceni: <Ennesima, delusione. Approvato, salve intese, il testo definitivo della manovra finanziaria. Nessuno articolo per modificare il “job act” o per restituire dignità al lavoro.
La manovra finanziaria tra qualche giorno diventerà legge, ulteriore, occasione persa, per affrontare le principali emergenze di questi tempi, la carenza di lavoro e i numerosi diritti negati, cause sempre più frequenti di diseguaglianze e povertà economica-sociale. Nessuno accenno, per modificare o eliminare il “job act”, per introdurre l’anzianità di iscrizione alle liste di disoccupazione, per limitare la doppia occupazione per i dipendenti pubblici, oppure ridurre semplicemente l’orario di lavoro e lavorare tutti.
Abbiamo più volte, segnalato e inviato, numerosi documenti con proposte, ai Ministeri e alle varie Commissioni. Nella nostra proposta di “cogestione territoriale”, ad esempio, è previsto il trasferimento delle mansioni dei centri per l’impiego, sotto il controllo diretto dei Comuni.
Sono i municipi di residenza del disoccupato, a doversi impegnare direttamente per aiutare il cittadino a ricollocarsi, oppure a erogare un salario per vivere, comprensivo di contributi per la pensione. Come da anni, avviene, in alcuni paesi del nord Europa, in cui sono gli stessi assessorati comunali al lavoro o allo sviluppo industriale, ad impegnarsi per trovare rapidamente un occupazione, e in caso negativo, ad elargire un ammortizzatore economico, ai disoccupati.
In questo modo, l’intero territorio, Comuni e Regione sono impegnati per controllare, vigilare ed intervenire prima della chiusura e delocalizzazione delle imprese. La responsabilità è diretta e concreta, per i Comuni, perché costretti a elargire un salario, al disoccupato, usando direttamente le proprie risorse destinate al bilancio municipale, e di conseguenza obbligati a ridurre spese ed emolumenti inutili, per affrontare gli esborsi legati alla disoccupazione. I nostri onorevoli, continuano a non interessarsi della situazione attuale, per indifferenza o incapacità, non abbiamo la risposta. Ci sono cittadini, iscritti ai centri per l’impiego, da più di cinque anni, senza essere mai chiamati per un colloquio o una proposta di un lavoro. Ci sono disoccupati ultra cinquantenni, senza sapere come arrivare ai fatidici 67 anni, necessari per raggiungere la pensione.
Ci rammarichiamo, ma oramai siamo diventati resilienti alle tante promesse fatte e non mantenute per affrontare e risolvere i problemi sempre più “atavi” di questo territorio.
Il gruppo “Disoccupati piceni” è sempre a disposizione per dare soluzioni, o ricevere suggerimenti. Per informazioni, chiamare o inviare un messaggio, al numero WhatsApp 334 7555 410. Chi vuole seguirci siamo anche su Facebook, basta cliccare “Disoccupati Piceni”, ed essere informati sulle prossime iniziative>.
        

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