STABILIZZAZIONI ALL’AST DI ASCOLI PICENO: 108 PRECARI DA OGGI DEFINITIVAMENTE DIPENDENTI DELL’AZIENDA.
Il Nursind e l’USB non solo non collaborano per il bene dei lavoratori ma neppure sanno comprendere le
grandi conquiste che le Organizzazioni Sindacali di Maggioranza CGIL, CISL, UIL, FIALS, UGL e
NURSING UP, unitamente alla maggioranza della RSU composta dai rappresentanti delle citate sigle,
grazie alla ripresa della contrattazione, sono riusciti ad ottenere nell’AST di AP. Scioperi, movimenti,
proteste e slogan offuscano a tal punto gli occhi delle predette sigle che chiedono all’Azienda di effettuare
azioni non solo in contrasto l’una con l’altra ma, spesso iniziative che danneggiano i lavoratori che operano
nell’ambito dell’AST di Ascoli Piceno.
- Il grande movimento effettuato a fine anno per le mobilità del personale, che se attuata avrebbe
comportato il mancato rinnovo di moltissimi dipendenti precari! Stabilizzare significa rispettare il lavoro e
il sacrificio dei dipendenti in servizio con rapporto di lavoro precario raggiungendo una percentuale sul
piano stabilizzazioni che garantisce la loro permanenza in servizio a tempo indeterminato.
- L’astensione dal raffreddamento in prefettura, attraverso il quale le Organizzazioni Sindacali di
maggioranza, riattivando il tavolo Aziendale hanno ridotto i mancati rinnovi da 50 unità a 20 unità.
Ora si sta assistendo ad una incomprensibile opposizione al Piano Assunzioni. Be’ consentiteci di spiegare
ai non tecnici ed ai sindacati forse contrattualmente meno preparati il lato positivo del Piano Assunzioni
adottato dall’Azienda: nel Piano Assunzioni dell’AST AP è prevista una rimodulazione della dotazione
organica volta all’implementazione del numero di figure infermieristiche ed Operatori Socio Sanitari. Tale
ampliamento, unitamente all’intesa trovata su stabilizzazioni e mobilità, consentirà al personale già
operante in Azienda, come precario, e sino ad oggi fuori dotazione organica, ad essere stabilizzato con
trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Il personale precario presente nell’Azienda di Ascoli, invero, essendo stato implementato in gran parte in
seguito all’emergenza COVID, avrebbe raggiunto, in gran parte, nei prossimi mesi, il periodo massimo di
mantenimento in servizio. Senza la riconversione di posti in dotazione organica, ottenuto in seguito alle
trattative con la Direzione, detto personale sarebbe dovuto tornare a casa, forse sì, a favore di altri nuovi
precari.
Le organizzazioni Sindacali di Maggioranza, però si sono battute e confrontate con la Direzione in maniera
costruttiva, senza clamori e manifestazioni, per definire, come di fatto rappresentato nel Piano, le migliori
modalità per la tutela dei lavoratori.
È inutile fare battaglie e manifestazioni e chiedere di andare in biciletta sulla luna ma guardare al concreto
e raggiungere il massimo che si può! Per noi il risultato raggiunto con questo Piano Assunzioni e oggi con
la stabilizzazione di n. 52 Infermieri e n. 56 OSS è un buon risultato, il migliore che si poteva conseguire
con gli strumenti normativi-economici e giuridici, attualmente disponibili.
Questa è una grande vittoria per noi e per i lavoratori, in barba alle miscredenti sigle che hanno gettato
sconforto sostenendo che mai si sarebbe raggiunto questo risultato attraverso la contrattazione.
Sia ben chiaro non abbasseremo mai la guardia, siamo sempre pronti alla
battaglia per la tutela dei diritti dei dipendenti.
Ascoli Piceno, 28/02/2024
FP CGIL - CISL FP - UIL FPL - FIALS - UGL SALUTE - NURSING UP
f.to V. Rossi - G. Cipollini - P. Sabatini - F. Menzietti - B. Rossi - R. Tassi