DI GUIDO BIANCHINI ESPERTO UIL ASCOLI PICENO SICUREZZA SUL LAVORO
A livello nazionale le denunce d’infortunio sul lavoro presentate all’INAIL, nel primo trimestre del corrente anno, sono state 128.671 (-1,7% rispetto allo stesso periodo del 2020), 185 delle quali con esito mortale (+11,4%). In diminuzione le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 13.583 (-3,7%.)
MARCHE DATI PRIMO TRIMESTRE 2021
MALATTIE PROFESSIONALI
1.633 sono le denunce presentate con un incremento di 114 casi sull’anno precedente che era di 1.519.
1.150 sono di uomini (+ 71 casi sull’anno precedente) e 483 donne (+43).
1.433 sono del settore industria e servizi, 191 dell’agricoltura e 9 del settore per conto dello stato.
1.533 sono di citadini italiani (in netta prevalenza uomini), 24 di cittadini UE e 76 di paesi EXTRA UE.
Provincia |
1°Trimestre 2020 |
1°Trimestre 2021 |
Delta |
Ancona |
285 |
286 |
+1 |
Ascoli Piceno |
166 |
192 |
+26 |
Fermo |
193 |
236 |
+43 |
Macerata |
451 |
460 |
+9 |
Pesaro Urbino |
424 |
459 |
+35 |
Totale |
1.519 |
1.633 |
+114 |
Le maggiori tipologie delle malattie professionali denunciate: Sistema nervoso (263 casi), orecchio (70); sistema osteo muscolare (949), respiratorio (17), non determinato (316).
INFORTUNI
Nel trimestre in esame nella regione si sono registrate
4.083 denunce con un incremento di 50 unità rispetto all’anno precedente.
3.691 sono in occasione di lavoro di cui 3.632 senza mezzi di trasporto,
392 sono in itinere con una diminuzione di 62 casi rispetto l’anno precedente.
3.511 Infortuni sono denunce del settore industria e servizi, 188 dell’agricoltura e 383 per conto dello stato.
Circa i settori economici a maggior rilevanza abbiamo:
agricoltura, pesca (380 denunce); fabbricazione prodotti di metallo (105); fabbricazione mobili (57); costruzioni (177); commercio ingrosso (171); trasporto e magazzioni (163); sanità (482); alloggio e ristorazione (42); gomma e plastica (40).
Provincia |
1°Trimestre 2020 |
1°Trimestre 2021 |
Delta |
Ancona |
1.422 |
1.555 |
+133 |
Ascoli Piceno |
478 |
408 |
-70 |
Fermo |
353 |
372 |
+19 |
Macerata |
778 |
838 |
+60 |
Pesaro Urbino |
1.002 |
910 |
-92 |
Totale |
4.033 |
4.083 |
+50 |
3345 sono di lavoratori italiani; 185 di lavoratori di paesi UE e 553 di paesi extra UE. Circa le differenze di genere 1748 sono denunce di manodopera femminile e 2335 maschile.
A proposito delle fasce di età si registrano:
232 fascia 20/24 anni; 365 fascia 25/29 anni; 330 fascia 30/34 anni; 386 fascia 35/39 anni; 462 fascia 40/44 anni; 589 fascia 45/49 anni; 561 fascia 50/54 anni; 532 fascia 55/59 anni; 285 quella tra 60/64 anni e 77 fascia 65/69 anni.
Per quanto riguarda i
morti sul lavoro nel trimestre in esame si sono registrati
3 casi con una riduzione del 50% rispetto allo stesso periodo dll’anno precedente. Tutti accaduti nella gestione industria e servizi.
Dei 3 infortuni denunciati 2 sono accaduti nella provincia di Pesaro Urbino e 1 in Ancona; sono tutti di lavoratori italiani e uomini nella fascia di età 50/59 anni.
COMMENTO
Sono dati provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Inail, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2021, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.
I dati del 2020 sono stati influenzati in modo significativo dalla pandemia da Coronavirus dal mese di marzo (prima ondata dei contagi), mentre quelli di quest’anno (gennaio in particolare e, in misura più contenuta, febbraio e marzo) sono ancora influenzati dalla “seconda ondata” dei contagi iniziata a ottobre scorso.
I dati Inail degli infortuni, del periodo in esame, evidenziano un aumento nella regione mentre si conferma un calo nella nostra Provincia, in v.a. di 70, casi. Il calo di 62 denunce degli infortuni in itinere (casa/lavoro) dimostra gli effetti della riduzione delle attività. Le denunce d’infortunio sul lavoro con esito mortale, nelle Marche, sono state 3, dalle 6 dello stesso periodo dell’anno precedente. Nessuno nella provincia picena.
Circa le malattie professionali assistiamo ad un incremento sia a livello regionale (con un aumento di 114 casi sull’anno precedente che era di 1.519), sia a livello della provincia picena di 26 casi in v.a.
Come già detto in precedenti analisi, la riduzione è figlia dell’arresto e riduzione delle attività produttive causa pandemia iniziata a marzo 2020 e tuttora in corso.
Mercoledì 28 aprile si è celebrata la “Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro” con lo Slogan “Non più morti sul lavoro”. La salute e sicurezza dei lavoratori è una scelta primaria del sindacato.
L’obiettivo delle tutele è stato ripetuto e confermata nei Protocolli nazionali di diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020 e 6 aprile 2021 con lo scopo di proteggere i lavoratori senza bloccare le attività produttive.
È evidente che anche in questo periodo di difficoltà per ridurre gli infortuni e le malattie professionali occorra una maggiore In-formazione, a partire dagli RLS e dai lavoratori, il controllo degli appalti e subappalti, adeguate azioni di prevenzione da concordare con gli SPSAL attraverso i comitati paritetici provinciali e aziendali.
Da ultimo, purtroppo occorre rilevare che nel PNRR (NEXT GENERATION: LOST e Salute e sicurezza sul lavoro), purtroppo sembra che non ci sia alcuna traccia su questa materia. Così come non sono menzionati aspetti riguardanti la prevenzione, i servizi ispettivi, gli SPSAL, e le ricadute sul territorio. Dimenticanza? Oppure la sicurezza sul lavoro si fa solo a chiacchiere?
Ma non c’è una stretta connessione tra protocolli sottoscritti, che hanno forza di legge, dalle parti sociali e sicurezza sul lavoro.
