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UGL, DIPENDENTE COMUNALE LICENZIATO DURANTE IL LOCKDOWN PER ASSENZA INGIUSTIFICATA

UGL, DIPENDENTE COMUNALE LICENZIATO DURANTE IL LOCKDOWN PER ASSENZA INGIUSTIFICATA

Comune Ascoli Piceno/Covid–19/Licenziamento. Metà marzo 2020 il comune di Ascoli Piceno a seguito del Dirigente Comunale positivo al Covid–19 chiude le porte e tutti a casa. Un dipendente viene accusato di assenza ingiustificata e il Segretario Comunale lo licenzia. Francamente è da non crederci; Però questa è la storia di una ordinaria follia.

16 marzo 2020 un dipendente Comunale di Ascoli Piceno che precedentemente era stato qualche giorno in ferie torna a lavoro; trova il portone d'entrata del suo settore chiuso, aspetta, suona, domanda e qualcuno sempre fuori dall'edificio dice che riaprirà il 25 marzo; era accaduto che un Dirigente Comunale, fatto notissimo, che aveva avuto plurimi contatti era stato positivo al Covid–19; in tanti, iniziando dal Sindaco, si erano posti in quarantena e praticamente il Comune veniva chiuso. Lockdown Pandemico e focolaio dentro al Comune di Ascoli Piceno si incrociavano; caos complessivo, uffici deserti. Il dipendente, il giorno 25 marzo, di mattina, si presentava a lavoro; un portone chiuso e nessuno rispondeva.

Da qui parte la storia di ordinaria follia che ha condotto una Dirigente Comunale ed il Segretario Comunale ad attivare un procedimento disciplinare per assenza ingiustificata e per mancata collaborazione da casa. Il dipendente ha spiegato puntualmente, assistito dalla UGL, tutto il contesto della situazione, sicuramente ampiamente conosciuta anche dal Segretario Generale del Comune, sull'incrociarsi del Lockdown Covid–19 e focolaio esploso dentro al Comune di Ascoli Piceno che avevano obiettivamente generato una disarticolazione informativa; lo stesso dipendente non era nelle condizioni di svolgere da casa smart–working perchè non in possesso di un computer né operava al lavoro con il computer e si era reso disponibile ad altri impegni.

La lettera di licenziamento è stato un fulmine a ciel sereno. Erano passati più di novanta giorni dalle spiegazioni date; era inimmaginabile, crediamo unico caso in Italia, un licenziamento di un Ente Pubblico in piena pandemia, con motivazioni assolutamente fuori dal contesto; si mortifica la dignità di una persona e la si sbatte sulla strada togliendole il lavoro.

La UGL rimane sconcertata, basita, senza parole; il Segretraio Comunale ha compiuto un atto irragionevole ed indifendibile; il dipendente comunale in questione non ha nel curriculum lavorativo quasi trentennale, alcun provvedimento disciplinare precedente; un licenziamento a freddo, nel contesto illustrato è un atto di ordinaria follia.
        

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