"per quanto tempo ancora i dipendenti della AST di Ascoli Piceno riusciranno ad assicurare diligentemente, così come fanno da sempre, il corretto assorbimento delle loro funzioni?"
Appena venerdì scorso denunciavamo la gravissima carenza di personale, in particolare
sanitario, nell'AST di Ascoli Piceno evidenziando, tra l'altro, un utilizzo a dir poco
inappropriato di alcuni operatori chiamati a svolgere metà turno in un reparto e l’altra metà
in diversa unità operativa, per non dire quando gli stessi vengono assegnati in turni ad Ascoli
e San Benedetto del Tronto, senza alcun tipo di rimborso. Avevamo anche scritto che nella
RSA di Offida, nei turni pomeridiani, contrariamente alla prassi consolidata ed ai minuti
assistenziali, vi erano stati assegnati un solo infermiere ed un solo OSS, anziché due, per
ben 20 ospiti. Orbene, nel turno pomeridiano di oggi, 17 novembre 2025, in cui era stato
assegnato indebitamente un solo OSS, l'operatore, impossibilitata ad assicurare la propria
presenza al lavoro, è stato sostituito attraverso l'obbligo per l'OSS che aveva svolto il turno
mattutino di prolungare la propria attività per altre due ore, quindi fino alle ore 16:00 in
attesa di un sostituto proveniente addirittura dalla RSA di Montefiore dell'Aso nonché è stato
chiesto all'operatore che avrebbe dovuto prendere servizio alle 22.00 di anticipare il turno
alle 20:00, protraendo il medesimo per ben 11 ore consecutive, anziché le nove
programmate.
Operatori sanitari considerati entità astratte a cui possono essere avanzate pretese
prescindendo dalle loro relazioni e vincoli familiari.
Di fronte a tale contesto organizzativo, con migliaia di euro da riscuotere, sorge spontanea
una domanda: per quanto tempo ancora i dipendenti della AST di Ascoli Piceno riusciranno
ad assicurare diligentemente, così come fanno da sempre, il corretto assorbimento delle
loro funzioni?
CISL FP
Igino Giorgio Cipollini
