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DISOCCUPATI PICENI, RISTORI EROGATI SOLO PER ALCUNE CATEGORIE

DISOCCUPATI PICENI, RISTORI EROGATI SOLO PER ALCUNE CATEGORIE

Con le ultime finanziarie e soprattutto con i Decreti Ristori, sono stati erogati,
solo per alcune categorie, decine di miliardi anche a fondo perduto, e senza
prevedere la cogestione. Mentre, molti altri cittadini continuano a rimanere esclusi
da queste risorse economiche, pur dovendo contribuire egualmente nei prossimi
anni, a risanare l’enorme debito creato.
“Siamo in una economia di guerra” cosi è stata chiamata dal Presidente della Repubblica, la
difficile situazione economica-sociale di questo momento. Tuttavia in un “economia di guerra”
anche le risorse monetarie dovrebbero essere razionate in maniera uguale per tutti, invece per alcuni
sono previsti ad esempio risorse fino a 150 mila euro a fondo perduto, invece per altri cittadini senza
una attività, senza il codice Ateco giusto, né sono titolari di partite iva, e pure disoccupati da anni,
non è previsto neanche un euro, perché questa differenza? Gli ultimi dati Istat parlano chiaro, le
diseguaglianze e la povertà sono in continua crescita, circa 2 milioni di nuovi poveri, significa che le
politiche attuate fino adesso, tra bonus, ristori e lotterie sono fallimentari. Accanto ai sostegni
economici, occorre riportare la tematica dell’Occupazione per tutti al centro dei dibattiti.
Secondo noi, in una “economia di guerra” le risorse economiche dovrebbero essere razionate e
ridistribuite in maniera uguale per tutti. Significa per lo meno, per i periodi di lockdown, si
dovrebbero erogare almeno 50 euro giornaliere, direttamente a tutti i cittadini esclusi finora dai vari
decreti Ristori. Nel caso non si trovassero le risorse economiche, allora bisogna iniziare l’ormai
dimenticata “spending rewiew”, per ridurre le spese inutili e gli sprechi. Solo in questo modo si può
parlare di coesione sociale, o meglio di solidarietà tra gli individui dell’intera comunità.
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