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GRUPPO BARILLA, 35 CANDELINE PER LO STABILIMENTO DI ASCOLI (FOTOGALLERY)

GRUPPO BARILLA, 35 CANDELINE PER LO STABILIMENTO DI ASCOLI (FOTOGALLERY)

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Il Gruppo Barilla

Nata a Parma 140 anni fa da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i primi gruppi alimentari italiani, leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi. Il Gruppo Barilla possiede 28 siti produttivi (14 in Italia e 14 all’estero) ed esporta in più di 100 Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno circa 1.700.000 tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina e Vesta, Misko, Voiello, Academia Barilla.

Quando si apre la bottega nel 1877, Pietro Barilla ha come parole d’ordine fare cibo buono. Oggi, questo è diventato l’unico modo di fare impresa di Barilla: “Buono per Te, Buono per il Pianeta.”

“Buono per Te” significa migliorare continuamente i nostri prodotti, incentivare l’adozione di corretti stili di vita e favorire l’accesso al cibo e l’inclusione sociale delle persone. “Buono per il Pianeta” significa promuovere filiere sostenibili e ridurre le emissioni di CO2 e i consumi di acqua nella fase produttiva.

AL VIA UN IMPORTANTE PIANO DI INVESTIMENTI PER IL FUTURO. LA NUOVA SFIDA? IL LANCIO DELLA LINEA RINGO THIN

La celebrazione, oggi giovedì 7 dicembre, alla presenza delle autorità locali e

del Vice Presidente del Gruppo di Parma, Luca Barilla. Quello di Ascoli è’ stato il primo stabilimento a sfornare i prodotti Mulino Bianco fuori dal comprensorio di Parma.

Oggi è all’avanguardia sia sul fronte della sostenibilità sia dell’inclusione,

in linea con la mission aziendale Buono per te, Buono per il Pianeta.

Compie 35 anni lo stabilimento Barilla di Ascoli Piceno, vero e proprio punto di riferimento per tutta la comunità marchigiana. Interamente dedicato al bakery è capace di sfornare ogni giorno più di 200 mila pani, 1 milione di merende e oltre 2 milioni di biscotti per un totale di  circa 36 mila tonnellate di prodotto. Uno stabilimento all’avanguardia nelle politiche di diversity & inclusion, basti pensare che il 60% del management di fabbrica è femminile. Amico dell’ambiente: negli ultimi 5 anni il Plant ha ridotto del -6% le emissioni di Co2 e del -20% i consumi di acqua, aumentando la capacità di riciclo dei rifiuti del + 10%. Il tutto nel rispetto della strategia aziendale Good for You, Good for the Planet.

“Questo è un anno davvero speciale per lo Stabilimento di Ascoli, afferma Francesco Grieco, Direttore dello Stabilimento. Trentacinque anni fa, infatti, una generazione di pionieri avviava le produzioni del primo stabilimento Mulino Bianco al di fuori del comprensorio di Parma. Nasceva così la realizzazione di un sogno fortemente voluto da Pietro Barilla. Il tempo ha confermato l’intuizione del Sig. Pietro, permettendo a un’intera comunità di persone di realizzarsi e costruire un avvenire dignitoso per se stessi e per i propri cari, e consentendoci soprattutto di guardare al futuro con fiducia come dimostra il piano d’investimento per rinnovare il plant e il recente lancio di Ringo Thin.”

UN PLANT CHE GUARDA AL FUTURO: NASCE LA NUOVA LINEA DI BISCOTTI RINGO THIN

Oggi lo stabilimento di Ascoli è al centro di un piano strategico d’investimenti, rivolti al miglioramento continuo e sistematico della qualità e del contenuto nutrizionale dei nostri prodotti. A partire dalla nuova linea Ringo Thin: un investimento di 5,4 milioni di euro che ha coinvolto oltre 20 fornitori, più di 200 persone e 2.000 tonnellate di nuovo prodotto. Il nuovo design di prodotto si inserisce all’interno di un trend globale in crescita dei prodotti Thin e all’interno della visione strategica  della marca Ringo che vuole offrire prodotti snack gustosi ma al tempo stesso più equilibrati. 

29 TIPOLOGIE DI PRODOTTO SFORNATE IN QUESTO STABILIMENTO

Ad oggi son ben 29 le tipologie di prodotto che vengono prodotte ad Ascoli che custodisce i prodotti più longevi della linea Mulino Bianco. E’ stato infatti il primo stabilimento scelto per delocalizzare la produzione bakery fuori dal comprensorio di Parma. Le prime ad essere sfornate nel 1982 furono le Crostatine. A queste si aggiunsero anno dopo anno il Pan Carrè, le Sfoglie, le Colate ed infine i Biscotti.

BUONO PER LA COMUNITA’: PLANT DI ASCOLI PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’HOSPITALITY

Lo stabilimento rappresenta un punto di riferimento per il territorio: nel 2016 ha ospitato più di 800 studenti. Diversi i progetti di integrazione con il tessuto sociale ideati nel plant. A partire dal sostegno alle associazioni sportive che promuovono la cultura del rispetto fino alla partnership con gli Istituti Superiori per il Recruiting Pre-Diploma fino. A fine maggio inoltre il plant di Ascoli Piceno ha ospitato gli studenti del Master of Science in Supply Chain della Loyola University of Chicago.  Ricordiamo infine che i dipendenti dello stabilimento di Ascoli sono stati in prima linea per assistere la popolazione nella cittadina di Montegallo nei giorni successivi al violento terremoto che ha devastato l’Italia centrale lo scorso anno.

Gruppo Barilla

Nata a Parma nel 1877 da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i primi gruppi alimentari italiani, leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi. Il Gruppo Barilla possiede 28 siti produttivi (14 in Italia e 14 all’estero) ed esporta in più di 100 Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno circa 1.800.000 tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina e Vesta, Misko, Voiello, Academia Barilla.

Il Gruppo Barilla ha un solo modo di fare impresa: “Buono per Te, Buono per il Pianeta.”

“Buono per Te” significa migliorare continuamente i nostri prodotti, incentivare l’adozione di corretti stili di vita e favorire l’accesso al cibo e l’inclusione sociale delle persone. “Buono per il Pianeta” significa promuovere filiere sostenibili e ridurre le emissioni di CO2 e i consumi di acqua nella fase produttiva.

NUOVI CONTRATTI TRIENNALI DI COLTIVAZIONE DEL GRANO DURO 2017-2019:

BARILLA ACQUISTERA’ OLTRE 200 MILA TONNELLATE DAGLI AGRICOLTORI DI MARCHE, UMBRIA, TOSCANA E LAZIO CRESCE IL LIVELLO QUALITATIVO: +1% DI PROTEINE RISPETTO AL 2016

L’accordo (per la prima volta triennale) viene presentato oggi, 7 dicembre, presso lo stabilimento Barilla di Ascoli Piceno che compie 35 anni di attività. Oltre 3000 le aziende agricole del Centro Italia coinvolte e 20.000 gli ettari che rientrano nel nuovo contratto. Circa il 40% dei volumi acquistati da Barilla (80.000 tonnellate) riguarderà le varietà top quality aureo e svevo che garantiscono un livello proteico superiore al 13,5%.

Maggiore remuneratività per le imprese agricole del territorio, con premi legati al raggiungimento dei target qualitativi. Oltre alla possibilità di accedere ai finanziamenti del MIPAAF per un importo stanziato di 10 milioni di euro. Un grano di alta qualità e sostenibile per Barilla, anche grazie alle innovative tecniche colturali del sito di supporto alle decisioni granoduro.net che fornisce agli agricoltori i giusti consigli per ottimizzare la resa e la qualità della sua produzione. Per una pasta sempre più buona e rispettosa dell’ambiente: in linea con la mission aziendale Good for you, Good for the Planet.

Ci guadagnano tutti gli attori della filiera della pasta del Centro Italia con i nuovi contratti di coltivazione triennale 2017-2019 del grano duro italiano stipulati da Barilla con gli agricoltori locali. L’accordo presentato oggi, giovedì 7 dicembre, nell’innovativo stabilimento di Ascoli di Barilla alla presenza del management aziendale, dei più importanti firmatari dell’accordo e delle principali istituzioni locali. I nuovi contratti triennali prevedono un sensibile aumento dei volumi: nei prossimi 3 anni infatti il Gruppo di Parma si è impegnato ad acquistare dagli agricoltori Centro Italia più di 200.000 tonnellate di grano duro.  

CON I CONTRATTI DI COLTIVAZIONE MIGLIORATA LA QUALITA’ DEL GRANO DURO LOCALE

In Centro Italia, grazie a questi accordi di filiera, nati circa 10 anni fa, c’è stata una crescita significativa della qualità del grano locale che nel raccolto 2017 ha raggiunto un contenuto proteico superiore al 13,5% (+1% rispetto al 2016) consentendo la produzione di semola di alta qualità nel nostro mulino delle Marche con una miscela costituita dal 100% di grani di provenienza del centro Italia. Le nostre filiere hanno raggiunto una superficie di quasi 20.000 ettari coinvolgendo più di 3000 aziende agricole con grandi benefici economici per gli agricoltori locali: che si vedono riconoscere una premialità fino al 20% in più del prezzo di mercato e la possibilità di garantirsi una quota ad un prezzo che rimunera il lavoro dell’agricoltore e le sue spese di produzione. 

IN CRESCITA I VOLUMI DEL GRANO DI ALTA QUALITA’ AUREO E SVEVO

Dei volumi acquistati da Barilla nel nuovo accordo pluriennale ben 80.000 tonnellate (40%) sono di grano di alta qualità con le varietà Aureo e Svevo, sviluppate da Barilla in collaborazione con un’azienda sementiera italiana e particolarmente adatti al clima del Centro Sud. Il grano raccolto nelle Marche, in Toscana, Umbria e Lazio viene macinato nel mulino di Castelplanio. Una parte importante di questo grano viene destinato alla prodizione della pasta integrale che anche grazie alla particolare qualità della materia prima risulta particolarmente gradito al nostro consumatore.

AUREO 100% ITALIANO: UN GRANO BUONO PER TE E BUONO PER IL PIANETA

Oltre ad avere delle prerogative uniche a livello nutrizionale, il grano Aureo 100% italiano ha anche un altissimo valore sociale e ambientale. Coltivato in Italia, senza l’ausilio dell’irrigazione, consente di sostituire il grano di importazione dall’Arizona, con un risparmio annuo di ben 20 milioni di m3 di acqua e una forte riduzione delle emissioni di CO2 pari a -3.500 tonnellate. Viene seminato principalmente nelle zone vocate alla produzione di grano duro di Molise, Puglia, Basilicata e nel Beneventano, per poi essere macinato nel mulino di Altamura. 

 
        

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