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CNA, DOPO PASQUA IL GRADUALE RIAVVIO PRODUTTIVO IN CONDIZIONI DI SICUREZZA

CNA, DOPO PASQUA IL GRADUALE RIAVVIO PRODUTTIVO IN CONDIZIONI DI SICUREZZA

APPELLO DELLA CNA DI ASCOLI PICENO: DOPO PASQUA GRADUALE RIPARTENZA DELLE ATTIVITA’ PER EVITARE DANNI IRREPARABILI. EDILIZIA, MANIFATTURA E MODA I SETTORI PIU’ A RISCHIO PER UN FERMO TROPPO PROLUNGATO. NECESSARIA AL PIU’ PRESTO DAL GOVERNO UNA NUOVA LISTA DI CODICI ATECO CHE PREVEDA MAGLIE MENO RIGIDE PER IL RIAVVIO PRODUTTIVO IN CONDIZIONI DI SICUREZZA PER CONSUMATORI E LAVORATORI.

BALLONI (DIRETTORE CNA ASCOLI): “SUL PROVVEDIMENTO DEL GOVERNO PER LA LIQUIDITA’ DELLE AZIENDE CI AUGURIAMO CHE UNA BURIOCRAZIA TROPPO LENTA, SOPRATTUTTO NEI RAPPORTI CON LE BANCHE, NON VANIFICHI GLI EFFETTI DELE MISURE.  IL GOVERNO DEVE OPERARE IN QUESTA DIREZIONE PERCHE’ LE MICRO E PICCOLE IMPRESE IN PARTICOLARE HANNO BISOGNO DI UNA LIQUIDITA’ IMMEDIATA”.

IL POST PANDEMIA: UNA RIPRESA CHE DEVE FARE I CONTI CON UN CALO DELLE IMPRESE ARTIGIANE DEL PICENO A GENNAIO E FEBBRAIO MA CHE INDICAVA ANCHE UN DATO POSITIVO RELATIVO ALL’AUMENTO DELL’OCCUPAZIONE.

Con le dovute cautele e il massimo dell’attenzione sia per i cittadini che per i lavoratori. Ma già dopo la pausa di Pasqua per la Cna di Ascoli Piceno è fondamentale programmare una graduale ripartenza delle attività produttive. “I dati elaborati dal Centro studi della Cna delle Marche per la nostra provincia – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – fra gennaio e febbraio indicavano un ulteriore calo delle imprese artigiane. Ma con settori in tenuta, se non in ripresa, e con un dato incoraggiante riguardo l’occupazione. Questo al primo di marzo. Ciò che è accaduto dopo e sta accadendo tuttora non ha bisogno di particolari spiegazioni aggiuntive”.

“Alcune attività – prosegue Balloni – hanno mantenuto la produttività perché ritenute vitali per la comunità. Da dopo Pasqua il Governo deve pensare a una nuova graduale ripartenza anche per altre attività, strategiche non meno delle altre per il sistema produttivo Piceno e per la sua tenuta e competitività”.

Per la Cna di Ascoli Piceno ci sono filiere produttive e commerciali di beni che non possono essere sottratti ai consumi per periodi prolungati. Adesso è importante che si riaprono alcune maglie e ampliare progressivamente i codici Ateco ammessi alla produzione. A cominciare dai cantieri edili che per il Piceno hanno una doppia valenza, di ripresa generale e di prosecuzione del recupero post sisma. Tutto il comparto della produzione e in particolare della moda, a seguire, in quanto la non presenza sui mercati nazionali ed esteri dei nostri prodotti tessili e di abbigliamento ha, per le caratteristiche del settore, tempi di recupero (vedi predisposizione delle collezioni, promozione e commercializzazione) già di per sé non rapidissimi. “Ci dovremo adattare – aggiunge Luigi Passaretti, presidente della Cna di Ascoli Piceno – a forme di relazione sociale, di lavoro e di consumi diverse e forse meno frenetiche. Questo però non vuol dire restare fermi, per tutte le imprese e soprattutto per quei settori che già in periodo pre-Covid19 hanno dimostrato criticità e fragilità”.

“Tutto questo conclude il direttore Cna, Balloni – cogliendo le opportunità offerte dal nuovo decreto. Come Cna abbiamo un obiettivo chiaro e concreto: avere uno strumento che, nella messa a punto che spetta al Governo, non sia in primis troppo ed esclusivamente dipendente dalle banche e, a seguire, che non vanifichi la validità degli interventi per colpa di lungaggini burocratiche. Piccole e piccolissime imprese avevano bisogno di liquidità già da ieri. Quindi non gli serve averla domani o dopodomani. Gli serve ora, adesso e subito”.
        

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